martedì 23 agosto 2011

Giornata Mondiale della Gioventù 2013. L'entusiasmo dei giovani brasiliani per la GMG a Rio de Janeiro: la grazia più grande che Dio potesse farci

La scena si è ripetuta, l’entusiasmo è stato il medesimo. Tre anni fa, a Sidney, furono gli spagnoli a esultare all’annuncio che la successiva Giornata Mondiale della Gioventù sarebbe stata a Madrid. Al termine della GMG madrilena è toccato ai brasiliani sventolare sull’aerodromo di Cuatro Vientos le bandiere gialloverdi e saltare di gioia: il prossimo raduno mondiale di giovani sarà proprio da loro, a Rio de Janeiro, nel 2013. L’annuncio è stato dato, come da tradizione, da Benedetto XVI al termine dell’Angelus che ha concluso la XXVI GMG. Che la prossima meta fosse il Brasile era già noto da alcuni giorni, come pure l’“anticipazione” di un anno per non sovrapporsi ai mondiali di calcio, ma ciò non ha in alcun modo ridimensionato l’emozione. “È la grazia più grande che il Signore potesse farci”, esulta Bruna Carla Fidel Vicinguera di Foz do Iguoçu. “Siamo veramente fieri di poter vivere nel nostro Paese la grandezza di questo avvenimento”, commenta all'agenzia SIR Bruna Carla; pur essendo solo alla sua prima GMG dice con convinzione che “quando si vedono tutti questi giovani insieme la Chiesa è più forte”. “Per noi è una grande gioia accogliere nel 2013 la GMG a Rio de Janeiro”, sottolinea Jorge Axkar, ventiduenne studente brasiliano del Mato Grosso. “Sarà un momento importante – precisa – per la fede del nostro Paese. Vogliamo che sia una grande festa per tutti i giovani del mondo”. Anch’egli si dice “orgoglioso per la scelta del Santo Padre”, invitando “sin da ora tutti i giovani a venire in Brasile, in modo particolare coloro che vivono in Paesi dove sono in minoranza, dove sono perseguitati per la loro fede, che è la nostra, dove non possono professare liberamente, dove non godono di diritti”. Gli fanno eco Catalina Garzule e Jennifer Mattos a nome di un gruppo di 24 pellegrini da Rio, di cui il più giovane ha 16 anni e il più “attempato” 60. “Siamo venuti qui per mostrare al mondo la nostra fede e siamo entusiasti che la prossima GMG sia proprio in Brasile. È una speranza per il Paese e renderà vero un sogno. Ogni GMG è occasione d’incontro con il successore di Pietro, fortifica e rende ragione della nostra fede. Così è stato a Madrid, così sarà pure a Rio”.

SIR