Nell'Antico Testamento, la terra promessa verso cui Mosè porta il popolo di Israele stilla “latte e miele”; Sant'Ambrogio, che non a caso è il patrono degli apicoltori, paragona la Chiesa a un'arnia e il cristiano all'ape che vi lavora assiduamente. Non è quindi un caso che i coltivatori di Coldiretti, la più grande associazione di lavoratori della terra in Italia, con forti radici cattoliche, abbia deciso di regalare proprio un alveare a Papa Benedetto XVI, come occasione per sottolineare l’importanza della difesa dell’ambiente. Anche la data scelta, infatti, non è casuale: domenica prossima, 18 settembre, a Castel Gandolfo Coldiretti festeggerà la Giornata della Salvaguardia del Creato, una ricorrenza che la Chiesa celebra il primo settembre. L'associazione dei coltivatori parteciperà con migliaia di pellegrini all'Angelus domenicale del Papa e in quell'occasione verrà offerto il dono dell'alveare che permetterà la produzione del miele nella fattoria pontificia. L'iniziativa offrirà l'occasione non solo di far conoscere il valore delle api ma anche di fare un dono profondamentesimbolico. Le api, infatti, non sono importanti solo per la produzione di miele ma sono delle vere sentinelle dell'equilibrio naturale globale tanto che la loro scomparsa avrebbe conseguenze disastrose per la salute e l'ambiente. Già quattro anni fa, il New Yorker si chiedeva in un lungo articolo “Dove sono finite tutte le api?”. L'alimentazione dell'uomo dipende per oltre un terzo da coltivazioni impollinate attraverso il lavoro di insetti, al quale proprio le api concorrono per l'80 per cento. In occasione della Giornata, Coldiretti allestirà a Castel Gandolfo anche un mercato “Campagna Amica” con le specialità salvate dall’estinzione dall’attenta opera di recupero e conservazione degli agricoltori.
Alessandro Speciale, Vatican Insider