giovedì 8 dicembre 2011

Benedetto XVI: a Maria affidiamo necessità e angustie di chi è privato della libertà, a cui manca il lavoro o vive momenti di difficoltà o dolore

Dopo la recita dell’Angelus Benedetto XVI ha rivolto “un saluto speciale alla Pontificia Accademia dell’Immacolata, con un ricordo devoto e affettuoso per il compianto card. Andrzej Maria Deskur, che l’ha presieduta per tanti anni. La Vergine vi assista sempre, cari amici, in ogni vostra attività”. “Sono inoltre spiritualmente vicino – ha aggiunto il Papa - ai soci dell’Azione cattolica italiana, che nella festa dell’Immacolata rinnovano l’adesione all’associazione. L’Azione cattolica è una scuola di santità e di evangelizzazione: auguro ogni bene per il suo impegno formativo e apostolico”. Nei saluti in varie lingue, il Pontefice in francese ha invitato a guardare verso la “serva del Signore, risplendente di bellezza e di purezza” e di prenderla “come modello”. “Vigilanti nella preghiera – ha affermato – saremo più disponibili a dire il nostro sì quotidiano al suo amore”. In inglese, il Santo Padre ha sottolineato: “Nella sua perfezione senza peccato, Maria è un grande segno di speranza per la Chiesa e per il mondo, un segno delle meraviglie che la grazia di Dio può compiere in noi, sue creature umane”. In spagnolo Benedetto XVI ha affidato alla Vergine “le intenzioni e i santi desideri che ci ispira questo tempo di Avvento, come le necessità e le angustie di quelli che sono privati della libertà, a cui manca il lavoro o vivono momenti di difficoltà o di dolore”. In polacco ha auspicato: “Che Maria ci aiuti ad evitare i peccati, essere fedeli alla volontà di Dio, portare ai fratelli l’amore, la gioia e la bontà. Benedico di cuore tutti coloro che desiderano imitare la santità della sua vita”.

SIR