mercoledì 7 dicembre 2011

Il direttore del CERN di Ginevra invita il Papa a visitare i laboratori: teologia, filosofia e fisica facce del sapere umano, nessuna esclude l'altra

Il direttore del CERN di Ginevra, ovvero l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare e il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle ha invitato Benedetto XVI a fare visita ai laboratori. Il fisico Rolf Heuer, responsabile da due anni del Cern, ha rilasciato un'intervista a La Repubblica, rispondendo alla solita giornalista da strapazzo Elena Dusi, la quale ritiene che il dialogo fra scienza e fede non sia mai stato difficile come oggi (sempre lei, per intenderci, è quella che scrive sempre “trovato il gene della felicità”, “trovato il gene del linguaggio”, “trovato il gene del pentimento” ecc..). Heuer le risponde: "I rapporti fra Cern e Vaticano sono molto buoni, ho avuto un incontro con Papa Benedetto XVI nel giugno 2011. All’inizio del prossimo anno abbiamo in agenda la visita di un gruppo di cardinali al CERN". Entrando più nel merito, sostiene: "La domanda su cosa esistesse prima del Big Bang riguarda noi tutti, non solo gli uomini di fede. Ma il rischio di incomprensioni è alto, soprattutto a causa di una mancanza di vocabolario comune. Chiesa e scienza devono lavorare per far coincidere i significati delle parole che usano, ma se riusciamo a superare questa difficoltà, il dialogo può portarci lontano. La teologia, la filosofia e la fisica sono tutte facce del sapere umano. Nessuna può escludere le altre". E concludendo afferma: "Se il Papa stesso deciderà di visitare il CERN non spetta a me deciderlo. Ma lui sa di aver ricevuto un invito. Sarebbe un ospite molto gradito". Recentemente Heuer ha partecipato, assieme ai migliori fisici del mondo, ad un incontro di scienziati organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze in Vaticano e intitolato “Subnuclear Physics: past, present and future”.

UCCR

"FAREMO INCONTRARE IL PAPA CON LA PARTICELLA DI DIO"