giovedì 23 agosto 2012

Il Papa: un laicato maturo ed impegnato, capace di dare il proprio specifico contributo alla missione ecclesiale, nel rispetto dei diversi ministeri

Il Santo Padre Benedetto XVI ha inviato un Messaggio a mons. Domenico Sigalini in occasione della VI Assemblea Ordinaria del Forum Internazionale di Azione Cattolica (FIAC), in corso a Iaşi, in Romania. La distinzione è andata accentuandosi nei secoli, ma all’anno zero della Chiesa la questione neanche si poneva: pastori e laici “erano un cuor solo e un’anima sola”. E a questo esempio di unità il Papa indirizza gli sguardi dei tanti membri dell’Azione Cattolica, 35 nazioni e 4 continenti di provenienza, che da ieri a sabato prossimo sono nella città romena di Iaşi per la sesta plenaria del loro Forum internazionale. I laici nella Chiesa, sostiene con chiarezza Benedetto XVI, sono invitati a vivere da protagonisti della missione ecclesiale, e dunque essendone “corresponsabili” assieme ai sacerdoti e non ridimensionati a meri “collaboratori del clero”. "E' importante pertanto - spiega - che si consolidi un laicato maturo ed impegnato, capace di dare il proprio specifico contributo alla missione ecclesiale, nel rispetto dei ministeri e dei compiti che ciascuno ha nella vita della Chiesa e sempre in cordiale comunione con i vescovi". In proposito, il Pontefice cita la Costituzione dogmatica "Lumen Gentium" del Concilio Vaticano II che qualifica lo stile dei rapporti tra laici e Pastori con l'aggettivo "familiare" sottolineando che da ciò si possono "attendere molti vantaggi per la Chiesa: in questo modo infatti si afferma nei laici il senso della propria responsabilità, ne è favorito lo slancio, e le loro forze più facilmente vengono associate all’opera dei pastori. E questi, aiutati dall’esperienza dei laici, possono giudicare con più chiarezza e opportunità sia in cose spirituali che temporali". Per Benedetto XVI, "è importante approfondire e vivere questo spirito di comunione profonda nella Chiesa, caratteristica degli inizi della comunità cristiana". "Sentite come vostro - raccomanda - l'impegno ad operare per la missione della Chiesa: con la preghiera, con lo studio, con la partecipazione attiva alla vita ecclesiale, con uno sguardo attento e positivo verso il mondo, nella continua ricerca dei segni dei tempi". "Non stancatevi di affinare sempre più, con un serio e quotidiano impegno formativo - conclude infine - gli aspetti della vostra peculiare vocazione di fedeli laici, chiamati ad essere testimoni coraggiosi e credibili in tutti gli ambiti della società, affinchè il Vangelo sia luce che porta speranza nelle situazioni problematiche, di difficoltà, di buio, che gli uomini d'oggi trovano spesso nel cammino della vita". Per il Papa "guidare all’incontro con Cristo, annunciando il suo Messaggio di salvezza con linguaggi e modi comprensibili al nostro tempo, caratterizzato da processi sociali e culturali in rapida trasformazione, è la grande sfida della nuova evangelizzazione. Vi incoraggio - continua il Pontefice - a proseguire con generosità nel vostro servizio alla Chiesa, vivendo pienamente il vostro carisma, che ha come tratto fondamentale quello di assumere il fine apostolico della Chiesa nella sua globalità, in equilibrio fecondo tra Chiesa universale e Chiesa locale e in spirito di intima unione con il Successore di Pietro e di operosa corresponsabilità con i propri pastori". “In questa fase della storia”, e in sintonia con la vostra storia associativa, afferma Benedetto XVI, rinnovate l’impegno a “camminare sulla via della santità” e “alla luce del Magistero sociale della Chiesa, lavorate anche per essere sempre più un laboratorio di ‘globalizzazione della solidarietà e della carità’, per crescere, con tutta la Chiesa, nella corresponsabilità di offrire un futuro di speranza all’umanità, avendo il coraggio anche di formulare proposte esigenti”. "Le vostre Associazioni di Azione Cattolica - ricorda infine il Papa - vantano una lunga e feconda storia, scritta da coraggiosi testimoni di Cristo e del Vangelo, alcuni dei quali sono stati riconosciuti dalla Chiesa come Beati e Santi. In questa scia siete chiamati oggi a rinnovare l'impegno di camminare sulla via della santità, mantenendo un'intensa vita di preghiera, favorendo e rispettando percorsi personali di fede e valorizzando le ricchezze di ciascuno, con l’accompagnamento dei sacerdoti assistenti e di responsabili capaci di educare alla corresponsabilità ecclesiale e sociale". "La vostra vita sia 'trasparente', guidata dal Vangelo e illuminata dall'incontro con Cristo, amato e seguito senza timore. Assumete e condividete – esorta concludendo il Papa – le scelte pastorali delle diocesi e delle parrocchie, favorendo occasioni di incontro e di sincera collaborazione con le altre componenti della comunità ecclesiale, creando rapporti di stima e di comunione con i sacerdoti, per una comunità viva, ministeriale e missionaria”. Coltivate relazioni personali autentiche con tutti, a iniziare dalla famiglia, e offrite la vostra disponibilità alla partecipazione, a tutti i livelli della vita sociale, culturale e politica avendo sempre di mira il bene comune”.

Radio Vaticana, Agi

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE ALLA VI ASSEMBLEA ORDINARIA DEL FORUM INTERNAZIONALE DI AZIONE CATTOLICA (IAŞI, ROMANIA, 22-26 AGOSTO 2012)