Papa Benedetto XVI ne ha già ordinati trecento. Sono i panettoni speciali, che nel periodo pre-natalizio, vengono prodotti, confezionati e spediti ormai in mezzo mondo dai detenuti del carcere Due Palazzi, che lavorano all’interno della Cooperativa “I Dolci di Giotto”, che a sua volta, fa parte del Consorzio Sociale Giotto, guidato da Nicola Boscoletto. Quest’anno i detenuti, che saranno impegnati nella preparazione dei panettoni made in Padova, sono circa quaranta, dei quali venti sono impegnati direttamente nel laboratorio della pasticceria, coordinato da Lorenzo Chillon, ex chef del ristorante del Caffè Pedrocchi.
L’anno scorso dal carcere furono sfornati 63.000 panettoni. Ben 23.000 in più rispetto ai 40.000 del 2010. Un boom eccezionale che ha avuto un netto rapporto con la prima e capillare pubblicizzazione che, in effetti, fu divulgata dai mass media nazionali soltanto un anno fa, anche se la pasticceria affidata ai detenuti opera nella struttura di via De Palazzi già dal 2005. La produzione dei panettoni riprenderà proprio questa mattina ed andrà avanti sino alla vigilia di Natale. Il “panettone del carcere” sarà spedito anche negli Stati Uniti, in Russia ed anche in alcuni Paesi asiatici. Uno in formato gigante, sarà inviato al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che lo gradirà senz’altro visto che il Capo dello Stato, originario di Comiziano di Nola, in provincia di Napoli, si è diplomato al liceo classico Tito Livio nel 1942.
La produzione 2012 sarà ancora più squisita rispetto agli anni passati perché da oggi, oltre ai formati Classico, Simposio, Trappista, Equador, Eden ed Arabico, i detenuti pasticcieri, tra i quali ci sono anche alcuni condannati al massimo della pena e vari stranieri, cominceranno a preparare anche l’ultimo nato in famiglia. Ossia il panettone al kabir, il pregiato moscato classico di Pantelleria, prodotto dall’azienda vinicola Donnafugata. Un super panettone che ha già vinto un primo premio al concorso dolciario Taste, organizzato da Pitti Immagine ed in particolare dal gastronauta Davide Paolini, alla Stazione Leopolda, a Firenze. Non a caso, il 10 e l’11 novembre prossimi una delegazione della cooperativa “I Dolci di Giotto” sarà in Sicilia per partecipare alla Festa di San Martino organizzata proprio dall’azienda Donnafugata anche per festeggiare l’abbinamento tra il suo ottimo vino liquoroso ed il panettone di Padova. "Il lavoro come pasticciere per i carcerati è un ottimo strumento di riabilitazione dalla pena" sottolinea Nicola Boscoletto. "Quando i detenuti lavoratori usciranno dai Due Palazzi si ritroveranno subito un mestiere, che diventerà essenziale per inserirsi nella società civile e potranno usufruire già di un gruzzoletto in banca dal momento che attualmente guadagnano, al mese, tra gli 800 ed i 900 euro". Un panettone costa 25 euro, dei quali due euro vengono devoluti all’associazione “Cena di Santa Lucia” per adottare 20 bambini a distanza.
Felice Paudano, Il Mattino di Padova
Felice Paudano, Il Mattino di Padova