mercoledì 7 gennaio 2009
Il messaggio del Papa per il terremoto del 1908 a Reggio Calabria e Messina: il ricordo promuova un'autentica fraternità verso i bisognosi
Il ricordo del “tragico” terremoto del 1908 che ha colpito Reggio Calabria e Messina “susciti rinnovata adesione ai perenni valori evangelici e promuova uno spirito di autentica fraternità verso i bisognosi e quanti versano in condizioni difficili”. E’ quanto ha scritto Papa Benedetto XVI all’arcivescovo di Reggio Calabria-Bova, Vittorio Mondello, in occasione della “Giornata della Gratitudine” voluta dalla diocesi per ricordare quel tragico evento e per pregare per le vittime e per quanti si sono prodigati nei soccorsi. “La solidarietà che si è manifestata in occasione del terremoto – ha detto ieri sera il presule durante una solenne celebrazione eucaristica nella Cattedrale – fu l’elemento più evidente dell’Unità d’Italia”. Il presule - riporta l'agenzia Sir - ha evidenziato il ruolo di alcuni ecclesiastici che si sono impegnati a favore dei feriti e dei senza tetto: don Luigi Orione, l’allora vescovo di Mileto, mons. Giuseppe Morabito e San Gaetano Catanoso, entrambi reggini, e il Papa Pio X che aveva espresso il desiderio di compiere una visita nelle due città terremotate per portare conforto e soccorso ai supersiti personalmente. Fu lui ad aprire ai feriti l’Ospizio “Santa Marta” in Vaticano e ad autorizzare alcuni istituti religiosi a fare altrettanto, oltre che a stanziare fondi per le opere di assistenza.