venerdì 13 febbraio 2009
Il card. Schoenborn mette da parte il voto d'ubbidienza al Papa e convoca un riunione per discutere la nomina dell'ausiliare di Linz
I vescovi austriaci sono convocati d'urgenza per lunedì prossimo: all'ordine del giorno il caso della nomina del vescovo ausiliare ultra-tradizionalista di Linz da parte della Santa Sede. Già nei giorni scorsi il clero della diocesi austriaca aveva contestato a larga maggioranza l'arrivo di mons. Gerhard Maria Wagner; ma anche il nome di un altro vescovo ausiliare, Elmar Fisher, questa volta nominato alla diocesi di Bergenz, è finito nell'occhio del ciclone della polemica. Mons. Wagner esprime, anche rispetto alla vita interna della Chiesa, una visione particolarmente conservatrice. A questo punto e di fronte alle proteste di tanti fedeli che stanno lasciando la fede cattolica, l'arcivescovo di Vienna, il card. Christoph Schonbron (nella foto con Benedetto XVI), uno degli uomini più autorevoli della Chiesa universale, fra l'altro uomo vicino a Papa Ratzinger, ha dovuto prendere provvedimenti immediati e quindi convocare i vescovi austriaci per trovare una rapida soluzione alla crisi. "I cattolici hanno diritto a pretendere che noi facciamo del nostro meglio per superare la crisi", ha detto Schoenborn all'agenzia cattolica Kathpress. "E' in gioco il futuro della Chiesa in Austria - ha aggiunto il porporato - la buona strada seguita dalla Chiesa negli ultimi anni era all'insegna del motto 'Guardare a Cristo': questa strada vogliamo assieme continuare a percorrere". Parole che hanno fatto da motto anche al viaggio apostolico nel Paese di Benedetto XVI, nel settembre 2007.