giovedì 5 febbraio 2009

Revoca della scomunica ai lefebvriani. L'ammissone di padre Lombardi: ci sono stati problemi di comunicazione

Il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ammette che la comunicazione sul decreto con il quale è stata revocata la scomunica ai quattro vescovi lefebvriani è stata gestita male. ''Il problema di questo decreto - afferma padre Lombardi in un'intervista che il quotidiano cattolico francese La Croix pubblicherà domani - è che è stato negoziato fino all'ultimo momento e alcuni punti sono restati confusi. Inoltre, dal momento che si trattava di un negoziato con un'altra parte, il documento si trovava già su alcuni siti e giornali. Non avevamo in mano il controllo di questa comunicazione''. Tornando sulla ''concomitanza'' tra la questione della scomunica e la diffusione delle frasi negazioniste di mons. Richard Williamson, padre Lombardi osserva che ''le persone che hanno gestito questo caso non si sono rese conto della gravita''' delle affermazioni. ''Quello che è sicuro è che il Papa ignorava'' le posizioni di Williamson, aggiunge padre Lombardi, sottolineando che ''se c'era una persona che doveva esserne a conoscenza, quella era il card. Castrillon Hoyos'', il presidente della Commissione 'Ecclesia Dei'' responsabile del dialogo con i lefebvriani. Secondo padre Lombardi, ''all'interno della Curia deve essere ancora creata una cultura della comunicazione'' e se il decreto fosse stato accompagnato da una nota esplicativa, si sarebbero evitate ''settimane di passione''.