martedì 17 marzo 2009

Il Papa giunto in Camerun: nonostante i suoi mali l'Africa è terra di giovani e di pace. Vengo come pastore, il messaggio cristiano reca speranza


Papa Benedetto XVI è atterrato a Yaounde, capitale del Camerun, nel suo primo viaggio nel continente africano.
“Di fronte al dolore o alla violenza, alla povertà o alla fame, alla corruzione o all’abuso di potere, un cristiano non può mai rimanere in silenzio”, ha detto Benedetto XVI, nel suo primo discorso in terra africana, nella cerimonia di benvenuto appena sbarcato all’aeroporto internazionale Nsimalen di Yaoundé. “Anche in mezzo alle più grandi sofferenze – ha precisato -, il messaggio cristiano reca sempre con sé speranza”. “Qui, in Africa – ha proseguito -, come pure in tante altre parti del mondo, innumerevoli uomini e donne anelano ad udire una parola di speranza e di conforto. Conflitti locali lasciano migliaia di senza tetto e di bisognosi, di orfani e di vedove”. Benedetto XVI ha accennato ai tanti abitanti dell’Africa “crudelmente rapiti e portati oltremare a lavorare come schiavi”, al traffico di esseri umani, “specialmente di inermi donne e bambini”. “In un tempo di globale scarsità di cibo, di scompiglio finanziario, di modelli disturbati di cambiamenti climatici – ha sottolineato -, l’Africa soffre sproporzionatamente: un numero crescente di suoi abitanti finisce preda della fame, della povertà, della malattia. Essi implorano a gran voce riconciliazione, giustizia e pace, e questo è proprio ciò che la Chiesa offre loro”.


Il Papa ha detto no “a nuove forme di oppressione economica o politica”, all’”imposizione di modelli culturali che ignorano il diritto alla vita dei non ancora nati” e ad “amare rivalità interetniche o interreligiose”. In Camerun, su oltre 17 milioni di abitanti, un quarto della popolazione è cattolica, mentre in Africa i cattolici sono circa 150 milioni. Il Papa ha parlato del Paese africano e del ruolo che la Chiesa in esso vi svolge in riferimento all'Aids. Benedetto XVI ha elogiato la scelta di curare gratuitamente i malati di Aids. ''Qui in Camerun, dove oltre un quarto della popolazione è cattolica - ha detto - la Chiesa è ben piazzata per portare avanti la sua missione per la salute e la riconciliazione''. Benedetto XVI ha poi accennato alla sua visita, nei prossimi giorni, al Centro Cardinal Léger, dove “potrò osservare di persona la sollecitudine pastorale di questa Chiesa locale per le persone malate e sofferenti; ed è particolarmente encomiabile che i malati di Aids in questo Paese siano curati gratuitamente”.
Il Camerun, inoltre, è “terra di speranza per molti nell’Africa Centrale”, ha proseguito, visto che “migliaia di rifugiati” dai Paesi in guerra “hanno ricevuto qui accoglienza”. Ed è “una terra di vita, con un Governo che parla chiaramente in difesa dei diritti del non nati”, una “terra di giovani” ed “una terra di pace” per aver risolto “mediante il dialogo il contenzioso sulla penisola Bakassi” insieme alla Nigeria. Il Camerun è anche descritto come un’”Africa in miniatura”, patria di oltre 200 gruppi etnici differenti “che vivono in armonia gli uni con gli altri”.

Il Papa ha ringraziato il presidente del Paese Paul Biya che lo ha accolto. "Apprezzo grandemente l'invito a visitare il Camerun", aggiunge, "e desidero che sappiate quale gioia mi procura l'essere tra voi in terra africana, per la prima volta dalla mia elezione alla sede di Pietro". Parole di ringraziamento del Pontefice anche verso "i membri di altre confessioni cristiane e di seguaci di altre religioni". "Unendovi a noi in questo giorno - sottolinea - voi offrite un chiaro segnale della buona volontà e dell'armonia che esiste in questo Paese tra persone di differenti tradizioni religiose". "Vengo tra voi come pastore. Vengo per confermare i miei fratelli e le mie sorelle nella fede", ha spiegato Benedetto XVI. "Questo è il ruolo dei successori di Pietro". Papa Ratzinger ha ricordato inoltre l'obiettivo del suo viaggio. "Sono venuto qui per presentare l''Instrumentum laboris' per la Seconda Assemblea Speciale, che si realizzerà a Roma nel prossimo Ottobre" che avrà per tema 'La Chiesa in Africa a servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace'. "Dopo quasi dieci anni del nuovo millennio - ha concluso - questo momento di grazia è un appello a tutti i vescovi, sacerdoti, religiosi e fedeli laici del Continente a dedicarsi nuovamente alla missione della Chiesa a portare speranza ai cuori del popolo dell'Africa, e con ciò pure ai popoli di tutto il mondo".
"Dio benedica il Camerun! Dio benedica l'Africa!".

Cerimonia di benvenuto all’Aeroporto internazionale Nsimalen di Yaoundé (17 marzo 2009) - il testo integrale del discorso del Papa

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Benedetto XVI è arrivato in Camerun - Il video di H2Onews