lunedì 16 marzo 2009
Il Papa in Camerun e Angola. Mons. Vieira Dias: incoraggerà, conforterà e stimolerà gli angolani. Tomás Ana: accoglierlo a braccia aperte
Per mons. Filomeno Vieira Dias, coordinatore della Commissione delle attività per il viaggio di Benedetto XVI in Angola, il viaggio del Pontefice offrirà agli angolani l'opportunità di rafforzare la propria immagine di popolo unito e speciale. L'Angola infatti è uscita solo nel 2002 da 27 anni di guerra. "La visita di Papa Benedetto XVI è per la Chiesa Cattolica il segnale che l'Angola è nelle condizioni di ricevere grandi progetti sociali e che si sta sviluppando a un ritmo soddisfacente per il suo popolo", ha aggiunto il vescovo. “Questa visita – ha detto – animerà i fedeli ed aiuterà la Chiesa Cattolica ad unire e sviluppare la sua missione di evangelizzazione in Angola. Incoraggerà, conforterà e stimolerà gli angolani sulla necessità di integrare gli sforzi per la ricostruzione nazionale, la riconciliazione e la pacificazione”. Mons. Vieira Dias ha aggiunto che l’arrivo del Papa darà vita a momenti di riflessione collettiva su diverse questioni, specialmente sulle questioni sociali. “Il nostro Paese si dibatte ancora per il radicamento della fame e talvolta questo problema è provocato dalla mancanza di coscienza di alcune persone che non vogliono fare nulla pur avendo le forze e i mezzi. Spero che le sagge parole del Pontefice aiutino le persone a rimboccarsi le maniche e a lavorare” ha detto l’artista angolano Tomás Ana che nel viaggio del Papa vede un momento importante per il Paese. Per Ana Benedetto XVI darà un messaggio di pace e di gioia e bisognerà accoglierlo a braccia aperte.