lunedì 16 marzo 2009
Giovanni Maria Vian: Benedetto XVI rappresentato con stereotipi abusati e falsi. In Camerun e Angola lo accompagnano le preghiere di tanti fedeli
Il Papa e la Curia romana sono stati rappresentanti "in questi ultimi tempi" secondo "stereotipi tanto polemici quanto abusati, o addirittura attraverso immagini del tutto false, e dunque fuorvianti". Lo scrive in un editoriale de L'Osservatore Romano il direttore Giovanni Maria Vian. "Il viaggio africano di Benedetto XVI, l'introduzione del cinese nel sito già plurilingue della Santa Sede e l'annuncio di un prossimo anno sacerdotale - si legge nel foglio vaticano - confermano la caratteristica più evidente della Chiesa di Roma, e cioè il suo sguardo cattolico, che significa universale. Mostrando ancora una volta - e secondo modalità inattese - una fisionomia del cattolicesimo chiara e storicamente fondata, ma non per questo sempre riconosciuta. Come è successo anche in questi ultimi tempi, con la volontà di rappresentare invece la Chiesa, il Papa e la Curia romana secondo stereotipi tanto polemici quanto abusati, o addirittura attraverso immagini del tutto false, e dunque fuorvianti". "La realtà è ben diversa - afferma Vian -. Lo sanno bene non solo moltissimi cattolici, ma anche quanti - e sono altrettanti - alla Chiesa di Cristo guardano con rispetto e fiducia, nonostante le debolezze, le inadeguatezze e le mancanze di tanti suoi membri". Parlando del viaggio che il Papa inizierà domani in Africa, il quotidiano d'Oltretevere osserva: "Anche in questo viaggio Benedetto XVI non è solo. Lo accompagnano le preghiere di tantissimi fedeli che, soprattutto in queste ultime settimane, gli sono stati e gli sono vicini".