martedì 24 marzo 2009
Il Papa in Terra Santa. Il custode della Basilica dell'Annunciazione illustra la giornata di Benedetto XVI a Nazareth
“La visita di Benedetto XVI sarà un momento storico che giunge in un tempo difficile ma siamo certi che contribuirà a ridare fiducia e coraggio ai cristiani e non solo”. A dichiararlo al SIR è il custode della Basilica dell’Annunciazione (foto) di Nazareth, padre Ricardo Bustos, che il 14 maggio accoglierà il Papa nel corso del suo viaggio apostolico in Giordania, Israele e Territori palestinesi. “Il Pontefice - spiega - celebrerà la Messa al ‘monte del precipizio’. Nella zona, di proprietà comunale, i lavori di sistemazione sono alla fase iniziale e servirà affrettarsi per finirli in tempo utile. A quel che pare sarà la celebrazione con più fedeli, le cifre parlano di 40-50 mila fedeli”. “Terminata la Messa - prosegue il Custode - Benedetto XVI si trasferirà qui in convento dove si ritirerà per una visita privata, pranzerà con la comunità e avrà un breve riposo. Il Papa - rivela il francescano - ha voluto mangiare con la comunità dei frati, lo stesso farà a Betlemme, e questo per noi francescani è un grande segno di riconoscenza e di affetto da parte del Santo Padre”. Alle 16 circa l’incontro che padre Bustos non esita a definire “storico”, quello con il premier israeliano, “ma sempre qui in convento, che si trova a metà strada dalla parte araba della città e quella di Nazareth Illith, ovvero la parta alta abitata soprattutto da ebrei”. Dopo il premier, “Benedetto XVI incontrerà i leader religiosi della zona. E’ difficile prevedere il loro numero ma è lecito pensare che non saranno meno di 300-400 persone nell’auditorium del santuario risistemato per l’occasione”. Nel corso della sua giornata a Nazareth, conclude padre Bustos, “Benedetto XVI vedrà anche i resti della ‘Casa di Maria’ che al momento stanno restaurando. Per l’occasione i lavori verranno sospesi per poi essere ripresi subito dopo visto il carattere di urgenza che riveste il restauro”.