lunedì 30 marzo 2009
Pasqua 2009. Per la Domenica delle Palme in Vaticano i “Parmureli" di Bordighera e Sanremo
Domenica 5 aprile, in occasione della Domenica delle Palme, si rinnoverà l’antica tradizione di Capitan Bresca e dei “Parmureli”, le composizioni di foglie di palma intrecciate di Bordighera e Sanremo, che verranno donate al Papa e a Cardinali e Vescovi per la Celebrazione in Piazza San Pietro. Nell’imminenza dei festeggiamenti per la Domenica delle Palme verrà presentato il tradizionale privilegio riservato dal 1586 agli eredi di Capitan Bresca: i Parmureli di Bordighera e Sanremo, che verranno donati al Papa, Cardinali e Vescovi, grazie al Consorzio Il Cammino e al Centro Studi e Ricerche per le Palme, con la compartecipazione della Regione Liguria, della Provincia di Imperia, dei Comuni di Bordighera (Città delle Palme) e Sanremo (Città dei Fiori), e sotto gli auspici della Fondazione Bambino Gesù. Le composizioni di palme intrecciate sono dono di due delle più importanti città rivierasche, Sanremo e Bordighera, unite nel corso dei secoli nella perpetuazione di questa tradizione. Anche quest’anno i parmureli saranno benedetti prima della celebrazione della Santa Messa della Domenica delle Palme. Saranno alti 1,5 m. gli oltre 150 parmureli preparati per farne regalo ai Cardinali e ai Vescovi, mentre uno di dimensioni ancor più notevoli sarà donato al Santo Padre. Il parmurelo destinato a Benedetto XVI supererà i 3 m. d’altezza e per realizzarlo due persone lavoreranno per 3 giorni, piegando con cura e maestria le foglie di palma, senza mai utilizzare, così come vuole la tradizione, alcun punto metallico. e. Quello di portare in Vaticano i parmureli della Riviera dei Fiori in occasione della Domenica delle Palme è un antico privilegio che risale al 1586, quando Papa Sisto V decise di ringraziare in questo modo il sanremese Capitan Bresca. La tradizione racconta che col provvidenziale grido "Aiga ae corde!" (Acqua alle corde) Bresca interruppe il silenzio imposto durante l’elevazione dell’obelisco in Piazza San Pietro: lo slancio del sanremese scongiurò l’eccessivo surriscaldamento delle gomene usate per issare il monolite, evitando così una strage di fedeli accorsi per l’occasione.