Il Papa ha presieduto la tradizionale Via Crucis nella notte del Venerdì Santo nella suggestiva cornice del Colosseo. L'evento è stato trasmesso in mondovisione.Contemplare il volto sfigurato di Cristo: Benedetto XVI ha invitato i cristiani a volgere lo sguardo a Colui che si è fatto carico “di tutte le nostre angosce mortali” e a pregare soprattutto per i “sofferenti della terra terremotata dell’Aquila”. Il volto di Gesù oggi – ha detto il Papa – si riflette “in quello di ogni persona umiliata ed offesa, ammalata e sofferente, sola, abbandonata e disprezzata”. Le parole del Pontefice hanno fatto eco alle meditazioni dell’arcivescovo di Guwahati mons. Thomas Menamparampil, lette da Paola Pitagora e da Orazio Coclite; meditazioni che, nelle 14 stazioni del Calvario, lasciano intravedere il dolore di oggi. Meditando la Passione di Cristo, Benedetto XVI ha voluto pregare ancora per i terremotati dell’Abruzzo. Il suo pensiero è andato a quanti hanno perso tutto, ma proiettato verso la speranza: “Preghiamo soprattutto con tutti i sofferenti della terra terremotata dell’Aquila. Preghiamo perché … in questa notte oscura appaia la stella della speranza, la luce del Signore Risorto”.

Anche ''sotto la superficie di calamità naturali, guerre, rivoluzioni e conflitti di ogni genere, vi è una presenza silenziosa, vi è un'azione divina mirata'': queste le parole del Papa nella preghiera di ''speranza'' in apertura della Via Crucis. Senza mai citare direttamente il terremoto in Abruzzo, Papa Ratzinger sembra alludere al momento difficile che l'Italia, e tutto il mondo colpito dalla crisi economica, stanno attraversando. ''Vogliamo dire a noi stessi che tutto non è perduto nei momenti di difficoltà. Quando le cattive notizie si susseguono, siamo oppressi dall'ansia. Quando la disgrazia ci colpisce più da vicino, ci scoraggiamo. Quando una calamità fa di noi le sue vittime, la fiducia in noi stessi è del tutto scossa e la nostra fede è messa alla prova''. ''Ma non tutto è ancora perduto. In verità - continua la preghiera -, in tempi difficili non vediamo nessun motivo per credere e sperare. Eppure crediamo. Eppure speriamo. Questo può succedere nella vita di ognuno di noi. Questo succede nel più vasto contesto sociale''.