martedì 5 maggio 2009

Agorà dei giovani 2009. Le diocesi dell'Umbria si ritrovano a Perugia per una notte con Gesù

Entra nel vivo l’iniziativa-missione dell’“Agorà” dei giovani dell’Umbria che avrà come momento culmine la notte tra il 23 e il 24 maggio, quando a Perugia giungeranno le Pastorali giovanili delle altre sette diocesi dell’Umbria per riflettere, pregare e far festa tutti insieme. Sarà il momento conclusivo con alcune migliaia di giovani del percorso triennale dell’"Agorà dei giovani italiani", promosso dalla Pastorale giovanile nazionale della CEI iniziato con l'Incontro nazionale dei giovani con il Papa a Loreto 2007, proseguito a livello internazionale con la Giornata Mondiale della Gioventù di Sydney nel luglio 2008 e che terminerà in ogni diocesi italiana il 31 maggio, Domenica di Pentecoste. I giovani dell’Umbria hanno inteso viverlo in comunione, promuovendo l’iniziativa “All4One. Una notte con Gesù” nel capoluogo umbro il 23-24 maggio. “Pur prevedendo una particolare attenzione ai giovani, e quindi un ‘protagonismo’ della Pastorale giovanile – spiegano gli organizzatori umbri dell’iniziativa del 23 e del 24 maggio –, il progetto Agorà è stato strutturato come un laboratorio nel quale convergono per lavorare insieme più Pastorali (familiare, salute, scuola, sociale e lavoro) ciascuna delle quali apporta il proprio specifico”. Per questo motivo, proseguono gli organizzatori - la missione che precede l’evento finale, ed esso stesso, sono pensati come il riflesso della comunione tra differenti ambiti di Pastorale e tra molteplici realtà ecclesiali”. Inoltre, “essendo anche l’Anno Paolino, la missione si ordinerà per ‘motti paolini’: ogni pastorale sceglierà il suo e da quello tesserà l’annuncio per il proprio ambito”. Da ieri all’8 maggio in ogni zona pastorale dell’arcidiocesi perugino-pievese, con il contributo di tutte le Pastorali coinvolte, si terranno degli incontri in vista della lunga notte dell’“Agorà”; incontri destinati a tutta la comunità cristiana che riceverà una evangelizzazione “per motti paolini”.