sabato 2 maggio 2009
Il Papa in Terra Santa. Padre Lombardi: Benedetto si mette in cammino con un coraggio che si fonda nella fede per parlare di riconciliazione e pace
Benedetto XVI è coraggioso ad andare in Terra Santa in questo momento. "Sappiamo quanto la situazione politica nell'area sia incerta - dice padre Federico Lombardi in un editoriale sulla Radio Vaticana - quanto le prospettive di pacificazione siano fragili. Ma il Papa si mette in cammino ugualmente, con un coraggio ammirabile che si fonda nella fede, per parlare di riconciliazione e di pace. Tutti lo dobbiamo accompagnare non solo con una preghiera ordinaria - prosegue il direttore della sala stampa della Santa Sede - ma con quella mobilitazione spirituale che Giovanni Paolo II chiamava la 'grande preghiera'. Perche la Chiesa si rinnovi alle sue sorgenti, l'unione fra i cristiani si avvicini, l'odio lasci finalmente il passo alla riconciliazione". Fervono oramai gli ultimi preparativi per il pellegrinaggio del Papa in Terra Santa che si svolgerà dall'8 al 15 maggio. Benedetto XVI inizierà il viaggio dalla Giordania, visiterà l'antica Basilica del Memoriale di Mosè sul Monte Nebo, poi sarà a Gerusalemme, Betlemme e Nazaret. Tra le tappe principali della visita, oltre ai luoghi santi cristiani, lo Yad Vashem, la Cupola della Roccia sulla Spianata delle Moschee, il Muro Occidentale e un campo di rifugiati palestinesi. "Il giorno della partenza di Benedetto XVI per la Terra Santa è ormai imminente - afferma padre Lombardi -. Il viaggio più atteso e forse più impegnativo finora del suo pontificato. Viaggio di fede anzitutto, viaggio che più di ogni altro è veramente pellegrinaggio: ai luoghi più santi della storia della salvezza e soprattutto della incarnazione, passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo, Figlio di Dio".