Cagliari. La diocesi comincerà l’Anno Sacerdotale con una solenne concelebrazione in cattedrale questa mattina alle 11.30. La Messa sarà preceduta da una meditazione di mons. Carlo Ghidelli, arcivescovo di Lanciano-Ortona, nello stesso luogo. "Ci attende un anno di grazia – scrive l’arcivescovo Giuseppe Mani al clero diocesano che si riunirà nell’occasione per il consueto ritiro mensile – l’Anno Sacerdotale per ricordare i 150 anni dalla morte del santo Curato d’Ars sarà anche l’anno giubilare del nostro seminario". La struttura, oggi completamente rinnovata e guidata da mons. Gianni Sanna, venne infatti inaugurata il 4 novembre 1959. Era all’epoca arcivescovo mons. Paolo Botto. Inizialmente ospitava solamente i ragazzi delle scuole medie e del ginnasio. Poi Botto volle che ospitasse anche i ragazzi del liceo. "La sera di giovedì – raccomanda mons. Mani nella lettera ai preti – sarebbe bello che si cominciasse l’Anno Sacerdotale nelle parrocchie con l’Adorazione per le vocazioni che si può prolungare anche tutta la notte per poi celebrare il giorno dopo la festa del Sacro Cuore di Gesù". 18 giugno: invito dell'Arcivescovo Continua>>
Bergamo. "Un anno di particolare preghiera, di riflessione, di crescita, consapevoli del valore di questo ministero indispensabile per il popolo di Dio". Mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, ha ricordato così, nell’omelia della Messa per le ordinazioni dei preti novelli, l’importanza dell’apertura dell’Anno Sacerdotale. Per il 19 giugno il vescovo invita le parrocchie a vivere una speciale adorazione eucaristica pregando per coloro che chiama "uomini del cielo". Per l’occasione è stato predisposto un sussidio che guida il momento di adorazione attraverso tre brani del Vangelo di Giovanni. Beschi inaugurerà l’Anno unendosi alla comunità dei preti del Sacro Cuore, nella Chiesa di Sant’Alessandro in Colonna a Bergamo, dove alle 15 è prevista l’adorazione del Santissimo seguita dalla Messa. "Voi diventate i testimoni del cielo di Dio che è la pienezza di Cristo nella storia degli uomini. In questo senso siete uomini del cielo", ha rimarcato rivolgendosi ai nuovi sacerdoti. "Ma voi diventate anche evangelizzatori del cielo. Andate, e non solo ogni istante della vita sia testimonianza dell’amore di Dio nella persona di Gesù Cristo, ma ogni creatura possa ricevere da voi il lieto annunzio della pienezza umana nella persona di Cristo Gesù". Apertura Anno Sacerdotale
Parma. Il vescovo di Parma, Enrico Solmi, ha invitato gli oltre 150 sacerdoti della diocesi ad aprire l’Anno Sacerdotale con una mattinata di spiritualità in programma domani presso la Casa Madre delle Missionarie Saveriane di Maria. Guiderà la riflessione mons. Vittorio Peri, presidente nazionale dell’Unione Apostolica del Clero, su "Spiritualità diocesana e Anno Sacerdotale". Il tema riprende e sviluppa il lavoro della tre giorni sacerdotale diocesana svoltasi recentemente a Villa Santa Maria di Fornovo. Aiutati dalle relazioni di don Erio Castellucci, preside della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna, don Pino Pulcinelli, docente di Teologia biblica alla Gregoriana e alla Lateranense, e dello stesso vescovo Solmi, i sacerdoti hanno percorso una tappa del percorso che porterà al piano pastorale triennale 2009-2012 su "La Chiesa, comunità che educa, educata dalla Parola". Il vescovo sta raccogliendo le riflessioni effettuate nelle zone pastorali e nelle tre assemblee diocesane, per arrivare alla lettera di apertura dell’anno pastorale il 26 settembre. L’incontro inizierà alle 9.30 e si concluderà alle 12.30 con il pranzo, offerto ai sacerdoti dal vescovo, "nello stile di un vero e proprio cenacolo". Domani e sabato nel chiostro del monastero benedettino di San Giovanni a Parma si potrà visitare la mostra d’arte contemporanea "Il Sacro Cuore di Gesù" proveniente da Cividale del Friuli, in cui oltre trenta artisti interpretano il tema con il linguaggio d’oggi. Anno Sacerdotale: iniziative in diocesi Leggi tutto...
Irpinia. Tre diocesi della Campania hanno scelto di vivere insieme l’apertura dell’Anno Sacerdotale. Si incontrerà infatti presso l’Abbazia del Goleto tutto il clero di Avellino, Ariano-Lacedonia e Sant’AngeloConza-Nusco-Bisaccia alla presenza dei tre vescovi, Francesco Marino, Giovanni D’Alise e Francesco Alfano. È già da alcuni anni che le tre diocesi realizzano momenti di riflessione e spiritualità comunitaria allo scopo di rafforzare la fraternità presbiterale celebrando insieme una giornata per condividere le esperienze e le attività svolte nel corso dell’anno. Al centro dell’incontro di quest’Anno, secondo le indicazioni del Santo Padre, la preghiera affinché il clero si rafforzi nella fedeltà a Cristo, seguendo l’esempio di san Giovanni Maria Vianney. Le tre diocesi irpine si apprestano a rinnovare con solennità questa esperienza comune, raccogliendo il frutto dei precedenti incontri. Il 29 giugno saranno celebrate nuove ordinazioni sacerdotali e il 12 luglio una ordinazione diaconale. A guidare la meditazione nella giornata di domani sarà mons. Lino D’Onofrio, vicario generale della diocesi di Nola che svilupperà il tema "L’orizzonte della santità nella nostra vita di presbìteri". È prevista l’adorazione eucaristica guidata da mons. Francesco Marino, vescovo di Avellino. Programma
Cremona. L’Anno Sacerdotale "non riguarda soltanto i sacerdoti, ma interessa tutta la Chiesa. Con questa motivazione il vescovo di Cremona Dante Lafranconi ha rivolto alla sua diocesi un messaggio di sensibilizzazione all’iniziativa cui il Papa ha chiamato la Chiesa universale. A essere coinvolto in questo Anno che si apre non è soltanto il clero, come ricorda Lafranconi nella sua lettera che la scorsa domenica è stata letta nelle chiese della diocesi: "È interesse di tutti che i sacerdoti vivano all’altezza della loro vocazione – ha aggiunto Lafranconi –. È interesse di tutti che i sacerdoti vivano all’altezza della loro vocazione". Una vocazione alla santità, "condizione prima perché il ministero sacerdotale sia efficace", come lo stesso Lafranconi aveva ricordato il 26 maggio quando, in coincidenza con l’annuale pellegrinaggio del clero al santuario di Caravaggio, aveva anticipato i temi centrali dell’Anno Sacerdotale e le iniziative in programma per le celebrazioni. "La convinzione teorica – si legge ancora nel messaggio del vescovo – deve animare la vita pratica in tutte le sue scelte": dunque la pastorale ordinaria dev’essere sorretta dalla ricchezza spirituale. Questa spiritualità però non deve tradursi in chiusura intimistica, ma va colmata da un respiro ecclesiale alimentato dalla preghiera comune: "Pertanto nella festa del Sacro Cuore – aggiunge Lafranconi – ogni parrocchia promuova un momento forte di preghiera come segno comune dell’inizio dell’Anno Sacerdotale". Il vescovo continua rivolgendosi ai "laici e ai membri degli Istituti di vita consacrata, soprattutto i malati", invitandoli "a offrire la loro preghiera e le loro sofferenze per la santità dei sacerdoti". Perché – conclude mons. Lafranconi – "l’urgenza prima non è quella di avere più sacerdoti, ma di avere sacerdoti santi, pienamente innamorati del Signore e totalmente votati alla sua causa". http://www.diocesidicremona.it/main/base1.php?id=download
L’Aquila e Avezzano. L'Aquila apre il suo Anno Sacerdotale grazie alla fraternità della vicina diocesi di Avezzano, anch’essa – seppure in maniera minore – ferita dal terremoto. Così l’Anno Sacerdotale ad Avezzano vedrà una singolare apertura: clero marsicano e clero aquilano insieme. Si metteranno in comunione per celebrare la dignità del presbìtero, rendere grazie al Signore per il dono della vocazione e ripartire in quella "tensione dei sacerdoti verso la perfezione spirituale dalla quale soprattutto dipende l’efficacia del loro ministero", come sottolineava il Papa durante l’udienza del 16 marzo alla plenaria della Congregazione per il Clero. Su invito di Pietro Santoro, vescovo dei Marsi, l’arcivescovo dell’Aquila Giuseppe Molinari e i suoi sacerdoti converranno domani nell’Auditorium della Chiesa dello Spirito Santo ad Avezzano. L’appuntamento è alle 10 per la recita dell’ora media. Dopo la preghiera sarà lo stesso Molinari a dettare la riflessione sul sacerdozio e a presiedere la solenne Concelebrazione Eucaristica. Le meditazioni di Molinari si ispireranno al Santo Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney, in occasione del 150° anniversario della morte. Mons. Molinari esprime gioia e gratitudine al vescovo Santoro e alla diocesi dei Marsi per l’ospitalità e per l’invito a pregare con e per i sacerdoti, sebbene non si nasconda le difficoltà oggettive che la diocesi aquilana nella sua riorganizzazione post sisma sta riscontrando. Molti sacerdoti non potranno essere presenti all’iniziativa avezzanese. Subito dopo il terremoto numerosi preti, avendo perso la casa, sono rimasti senza un punto d’appoggio, altri sono nei campi tra gli sfollati. Diventano complicati quindi gli spostamenti in città e in diocesi come gli incontri fra vescovo e sacerdoti. Domani si cercherà comunque di ricreare un clima di festa: un’àgape fraterna concluderà infatti la giornata di Avezzano che, come ha affermato il vescovo Santoro, "vuole essere non solo un segno di ulteriore condivisione con la croce della Chiesa aquilana, ma anche un rileggere insieme le attese di un territorio che guarda ai sacerdoti come indispensabili seminatori di speranza". Proprio in questi giorni, a L’Aquila si riunisce il consiglio presbiterale per analizzare le proposte e per programmare le iniziative dell’Anno. In calendario per il prossimo 28 agosto è la giornata sacerdotale che si celebrerà a livello regionale all’Aquila in occasione dei festeggiamenti per la Perdonanza celestiniana. Circolare Giornata Sacerdotale di Giugno
Genova. "Un momento significativo", un'occasione di "ringraziamento al Signore, Pastore grande delle anime", di "invocazione per la nostra santificazione nel sacerdozio", di “fraternità” e “di preghiera per le nostre comunità e per il dono di numerose vocazioni": sono le parole dell'arcivescovo di Genova e presidente della Cei, card. Angelo Bagnasco, per invitare i sacerdoti genovesi alla celebrazione diocesana per l'inizio dell'Anno Sacerdotale indetto da Papa Benedetto XVI. Per l'occasione l'arcivescovo ha inviato ai sacerdoti una lettera nella quale ha anche annunciato che in quella data comunicherà personalmente "alcune indicazioni per il cammino pastorale del prossimo anno". “Spero – ha aggiunto - che tutti coloro che potranno vogliano partecipare a questo semplice ma intenso momento di grazia” perché “tutti abbiamo bisogno di incontrarci nel segno della benevolenza reciproca per coltivare la fraternità sacerdotale e per rinnovare la gioia della nostra vocazione e missione”. La celebrazione avrà luogo nella Cattedrale di San Lorenzo lunedì 29 giugno alle ore 11.
Reggio Calabria. “Evitare il pericolo di ridurre il presbiterato a semplice management”. E’ quanto chiede mons. Vittorio Mondello, arcivescovo di Reggio Calabria-Bova in una lettera ai fedeli della diocesi in vista dell’Anno Sacerdotale, voluto da papa Benedetto XVI e che si apre domani. Tale “pericolo” – spiega il presule - può essere “evitato se si comprende e si spiega adeguatamente ai fedeli il radicamento sacramentale della missione del prete. Purtroppo anche oggi molti fratelli – si legge nella missiva - considerano i preti come persone appartenenti ad un gruppo di imprenditori che essendo occupatissimi non hanno tempo per ascoltare, confessare, visitare le famiglie, etc.” “Per molti preti, poi – aggiunge mons. Mondello - la priorità viene data alle molte opere da fare, alle cose da organizzare, alle realtà appariscenti…Trattando della mobilità del presbitero, spesso i fedeli laici sono spinti ad opporsi alle disposizioni del Vescovo proprio perché guidati dalla loro idea del prete manager”. Il presule calabrese ha convocato i sacerdoti della sua diocesi domani pomeriggio presso il Monastero della Visitazione di Ortì per “iniziare insieme un cammino di autentico rinnovamento”. Anno Sacerdotale-1.pdf
Bologna. Oggi alle 19 nella Basilica del Sacro Cuore il card. Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna, presiederà i Primi Vespri della solennità in occasione dell’apertura dell’Anno Sacerdotale. La diocesi ha già dato alcune indicazioni per vivere questo periodo. In particolare si richiede che in ogni celebrazione eucaristica, feriale e festiva, sia sempre presente nella preghiera dei fedeli una intenzione vocazionale. L’Anno Sacerdotale sarà inoltre occasione per rilanciare l’adorazione eucaristica (mensile) e la Rete di preghiera notturna per le vocazioni sacerdotali. La "Tre giorni del clero", a settembre, avrà per tema "Vita e ministero dei presbiteri oggi". Al termine del vespro la Fondazione Marilena Ferrari-Fmr donerà all’arcidiocesi l’"opera d’arte totale" in forma di libro "Deus caritas est", trascrizione manuale della prima enciclica di Benedetto XVI. L’opera, recante la firma autografa del Papa, nasce con l’obiettivo di "rivestire di bellezza le parole del Santo Padre". L’esemplare destinato all’arcidiocesi sarà esposto al pubblico nella Galleria d’Arte Moderna "Raccolta Lercaro"da sabato 20 giugno fino al 12 luglio; poi verrà collocata definitivamente nella Cattedrale di San Pietro. Apertura anno sacerdolate. Dono opera Fmr (16 giugno 2009)
Imola. Nella diocesi l’Anno sacerdotale si apre all’insegna della speranza: l’ordinazione sacerdotale di un nuovo prete. Sabato 27 giugno alle 20.30 nella cattedrale di San Cassiano il vescovo diocesano Tommaso Ghirelli ordinerà Walter Giberti, 33 anni, della parrocchia della Costa di Borgo Rivola. L’Anno proseguirà col pellegrinaggio diocesano ad Ars e ad altri luoghi dello spirito, aperto a sacerdoti, religiosi e laici, organizzato dal seminario dal 23 al 28 agosto. Dal 7 al 9 settembre si svolgerà in seminario la tre giorni del clero su "Il sacerdozio di Cristo partecipato ai ministri della Chiesa". La sera del 10 settembre sarà festeggiato il 20° di ordinazione episcopale del vescovo emerito Giuseppe Fabiani, mentre il 18 dicembre sarà celebrata l’Eucaristia in Cattedrale, in suffragio del vescovo Luigi Dardani a dieci anni dalla morte. Proseguirà la raccolta di testimonianze su quattro sacerdoti diocesani, uccisi dopo il 25 aprile 1946: don Giovanni Ferruzzi, don Luigi Pelliconi, don Tiso Galletti e don Giuseppe Galassi. Si darà poi impulso alla causa di beatificazione del canonico don Angelo Bughetti, fondatore dell’Istituto Santa Caterina. Con un pellegrinaggio a Roma il 19 giugno 2010 si concluderà l’Anno sacerdotale "con l’auspicio che in quell’occasione la diocesi – dice il vescovo – possa consegnare al Santo Padre i risultati di una ricerca sul ministero episcopale a Imola del servo di Dio Pio VII".
Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia. La diocesi marchigiana aprirà l’Anno sacerdotale domenica 28 giugno alle 18 nella Cattedrale di Macerata, chiudendo allo stesso tempo l’Anno Paolino. Una simultaneità con la quale il vescovo Claudio Giuliodori intende idealmente consegnare alla nuova iniziativa voluta da Benedetto XVI tutte le ricchezze spirituali e culturali maturate durante gli ultimi mesi dedicati ad attualizzare la figura di San Paolo.
Nola. A una lettera consegnata lunedì ai sacerdoti, ai religiosi ordinati e ai diaconi ha affidato il suo messaggio per l’Anno Sacerdotale il vescovo Beniamono Depalma. L’occasione non è stata scelta a caso: il 22 giugno infatti la diocesi campana fa memoria di San Paolino da Nola: "La nostra Chiesa di Nola – scrive Depalma – vuole guardare, ancora una volta, alla santa figura di Paolino, di cui nel 2009 ricordiamo un anno centenario, essendone trascorsi 1600 dalla sua ordinazione episcopale, avvenuta nel 409. Questo santo Vescovo, quasi facendosi nostro 'padre nella fede', ci addita un’ulteriore possibile modalità di esistenza cristiana riuscita". Il vescovo allarga poi lo sguardo sull’attualità: "Se la crisi attuale – aggiunge – non va letta soltanto sul piano economico, ma anche e più sostanzialmente sul piano etico e relazionale, sono le relazioni che vanno ri-cucite a fondo. Relazioni profonde di noi presbìteri col Padre divino, di noi presbìteri con tutti i membri dell’ordine sacro, di noi preti, soprattutto se parroci, con tutti gli altri fratelli e sorelle di fede. Riconosciamolo, le relazioni profonde si sono talvolta sfilacciate o deteriorate. Eppure è proprio grazie a queste relazioni che noi possiamo costantemente sentirci come un 'tu' di fronte ad un altro 'tu'". È sulla formazione permanente del clero che il vescovo vuole insistere lungo questo Anno: essa consiste in "un percorso sistematico di approfondimento biblico, teologico e antropologico" ma comporta anche "la ripresa individuale e comunitaria delle ragioni e del fascino della nostra vocazione al ministero ordinato".
Avvenire, SIR