domenica 6 settembre 2009

La visita al Santuario della Madonna della Quercia. La preghiera del Papa: ti chiedo la pace e la concordia per i popoli e l'intera umanità

Papa Benedetto XVI ha lasciato la Domus La Quercia e attraverso la sagrestia è entrato nel Santuario della Madonna della Quercia dove, nel frattempo, si sono riuniti esponenti del clero diocesano e 120 suore di clausura dei 12 monasteri della diocesi di Viterbo. Prima di lasciare la Domus, il Papa, accompagnato dal card. Vallini, ha incontrato i componenti del Comitato che ha organizzato la visita a Viterbo.
Maria vigili sull'Italia, sull'Europa e illumini i governanti delle nazioni. Il Papa ha pregato per il mondo intero, incontrando le monache di clausura nel Santuario della Madonna della Quercia a Viterbo, copatrona della diocesi. Benedetto XVI ha chiesto di pregare per lui e per le sue intenzioni, per l'Italia e l'Europa, per i governanti delle Nazioni. "Voi monache di vita contemplativa - ha detto - avete la missione nella Chiesa di essere fiaccole che, nel silenzio dei monasteri, ardono di preghiera e di amore a Dio. A voi affido le mie intenzioni, le intenzioni del Pastore di questa diocesi e le necessità di quanti vivono in questa terra". Nella preghiera rivolta alla Madonna, il Papa ha chiesto di vigilare "sull'Italia, sull'Europa e sugli altri continenti", chiedendo il dono "della pace, della concordia e della pace per i popoli e per l'intera umanità". Una preghiera anche per i governanti, per tutti "gli uomini e le donne del nostro tempo". "Maria incoraggia chi lavora per costruire un mondo migliore - ha pregato il Papa - dove trionfi la giustizia e regni la fraternità, dove cessino l'egoismo e l'odio, e la violenza". Una preghiera si è elevata da Viterbo anche per le famiglie cristiane, "fucine di vita evangelica". "Veglia Maria soprattutto su quelle divise e in crisi, Madre di perdono e di riconciliazione".
Benedetto XVI ha poi lasciato a bordo dell'auto coperta, tra gli applausi dei fedeli, il sagrato del Santuario, diretto allo Stadio "Rocchi". Dopo il saluto delle autorità, il sindaco Giulio Marini e il Prefetto di Viterbo, Alessandro Giacchetti, è salito sull'elicottero dell'Aeronautica militare con il quale ha raggiunto Bagnoregio.

Apcom, Viterbo Oggi