domenica 6 settembre 2009

L'Angelus a Viterbo. Il Papa: pregate perchè svolga la missione di Pastore con fedeltà e amore. La barbarie della Shoah aumenti gli sforzi per la pace

Prima della recita dell'Angelus a Viterbo, dove si trova per la visita pastorale, il Papa ha chiesto preghiere per la sua missione di Pastore della Chiesa. "'Conferma i tuoi fratelli': quest’invito del Signore l’avverto oggi indirizzato a me con una intensità singolare. Pregate, cari fratelli e sorelle - ha detto Benedetto XVI - perchè possa svolgere sempre con fedeltà e amore la missione di Pastore di tutto il gregge di Cristo". Il Papa haringraziato "il Signore per avermi dato la gioia di compiere questa visita pastorale alla vostra comunità diocesana. Sono venuto ta voi - prosegue - per incoraggiarvi e per confermarvi nella fedeltà a Cristo". Papa Ratzinger ha menzionato poi il profondo legame tra Viterbo, "giustamente chiamata 'Città dei Papi'" e la sede di Pietro. Benedetto XVI ha ricordato di aver visitato il celebre palazzo dei Papi di Viterbo, e in particolare la sala del Conclave dove furono eletti 5 suoi predecessori. ''Da molti secoli - ha detto il Papa - la vostra diocesi si contraddistingue per un singolare vincolo di affetto e di comunione con il Successore di Pietro. Ho potuto rendermene conto visitando il Palazzo dei Papi e, in particolare, la sala del 'Conclave'. Nel vasto territorio dell'antica Tuscia nacque San Leone Magno, che rese un grande servizio alla verità nella carità, attraverso un assiduo esercizio della parola, testimoniato dai suoi Sermoni e dalle sue Lettere''.
Benedetto XVI ha lanciato infine un richiamo affinchè l'uomo non ripeta più la barbarie della guerra e dell'Olocausto. Papa Ratzinger ha inviato un cordiale saluto ai partecipanti al Congresso Internazionale Uomini e Religioni', che si tiene a Cracovia sul tema: Fedi e culture in dialogo per riflettere e pregare in favore della pace, a 70 anni dallo scoppio della seconda Guerra Mondiale. ''Non possiamo non ricordare i drammatici fatti - ha detto Benedetto XVI - che diedero inizio ad uno dei piu' terribili conflitti della storia, che ha causato decine di milioni di morti e ha provocato tante sofferenze all'amato popolo polacco; un conflitto che ha visto la tragedia dell'Olocausto e lo sterminio di altre schiere di innocenti. La memoria di questi eventi ci spinga a pregare per le vittime e per coloro che ancora ne portano ferite nel corpo e nel cuore; sia inoltre monito per tutti a non ripetere tali barbarie e ad intensificare gli sforzi per costruire nel nostro tempo, segnato ancora da conflitti e contrapposizioni, una pace duratura, trasmettendo, soprattutto alle nuove generazioni, una cultura e uno stile di vita improntati all'amore, alla solidarietà e alla stima per l'altro''. "E' particolarmente importante - ha sottolineato il Pontefice - l'apporto che le religioni possono e devono dare nel promuovere il perdono e la riconciliazione contro la violenza, il razzismo, il totalitarismo e l'estremismo che deturpano l'immagine del Creatore nell'uomo, cancellano l'orizzonte di Dio e, di conseguenza, conducono al disprezzo dell'uomo stesso. Il Signore - ha concluso il Papa - ci aiuti a costruire la pace, partendo dall'amore e dalla comprensione reciproca".

Apcom, Adnkronos, Asca