"Più che una visita, si è trattato di un autentico evento, che consacra la centralità dell'amore e della gratuità del dare, per la città di Roma e per il mondo: è ciò di cui noi oggi abbiamo più bisogno". E' questo il senso profondo della visita del Papa che traccia all'agenzia Adnkronos mons. Vincenzo Paglia (nella foto con Benedetto XVI), vescovo di Terni e consigliere spirituale dell'associazione che ha sede nel rione romano di Trastevere. "L'evento di un Papa che sta a tavola con i poveri è un gesto straordinario - aggiunge - ci dice la verità del Vangelo e mostra quanto il mistero dell'amore di Dio possa cambiare la vita di tante persone. Qui ogni giorno c'è la mensa, oggi è il culmine di questo gesto che è un preciso messaggio ad amare i piccoli e i più deboli. In un mondo come quello odierno in cui si è smarrito l'orientamento, questo esempio di Benedetto XVI è una stella nel cammino. Un modo per guardare al domani, perchè se davvero vogliamo cambiare il mondo dobbiamo abbattere il muro dell'egoismo". "E' con eventi come questo odierno - afferma il vescovo - che si potranno trovare nel nuovo anno le ragioni per vivere e per sperare", anche perché "una cultura che sia basata sulla civiltà dell'amore non può non ripartire da chi sente maggiormente il disagio; e da un'alleanza fra gli uomini di buona volontà e coloro che hanno bisogno del loro sostegno. Il Santo Padre - rimarca mons. Paglia - ha sottolineato che questo lavoro fatto con i poveri è un lavoro che fa storia, perché scende nella profondità dei cuori". Mons. Paglia riprende poi l'esortazione lanciata da Benedetto XVI alla società, nel corso del pranzo alla mensa dei poveri della Comunità di Sant'Egidio, a non chiudersi in uno sterile egoismo: "In un mondo che si sta frantumando, perché ognuno resta concentrato sul proprio 'io', sia esso personale o di gruppo o di nazione, bisogna abbattere le barriere interiori che ci impediscono di guardare oltre. E' proprio la capacità a superare le proprie chiusure che segna l'inizio di un mondo diverso".
Apcom, Adnkronos