Il Messaggero.it
lunedì 28 dicembre 2009
Il presidente del Tribunale vaticano: tempi brevi per il caso dell'aggressione al Papa. Presidiata la struttura in cui si trova la giovane
Per decidere il destino di Susanna Maiolo, la donna con problemi psichici che ha spinto il Papa facendolo cadere durante la Messa della Notte di Natale, ci vorrà qualche settimana. Ad affermarlo il presidente del Tribunale vaticano, Giuseppe Dalla Torre. In un'intervista ad Avvenire ha spiegato che "non occorrono passaggi presso le autorità giudiziarie straniere o deposizioni" e aggiunge che il fatto che la donna "non fosse armata può ad esempio contribuire a qualificare il fatto". "Andrà verificata la capacità di intendere e di volere, lo stato più o meno ampiamente disturbato del soggetto. Quindi si apre una fase istruttoria, al termine della quale il giudice istruttore decide se chiedere il rinvio a giudizio o la chiusura del procedimento". E se dovesse risultare che la Maiolo non era in grado di intendere e volere "è evidente - ha spiegato - che in questo caso non può essere sottoposta a procedimento penale". I parametri sulle capacità di intendere e volere della donna "sono gli stessi usati dal sistema giudiziario italiano". Resta presidiato dai carabinieri l'ospedale Angelucci di Subiaco, dove da venerdì è ricoverata in isolamento nel reparto psichiatrico Susanna Maiolo. La donna è in una stanza al primo piano del nosocomio, diretto dal dottor Paolo Garimberti. Anche stamani i carabinieri della compagnia di Subiaco hanno tenuto sotto controllo la struttura ospedaliera. No comment del primario. Il padre e la sorella della giovane ieri mattina si sono recati nell'ospedale a visitarla. Intanto è stato operato al policlinico Gemelli di Roma il card. Roger Etchegaray, per ricomporre la frattura in seguito alla caduta della Notte di Natale nella Basilica di San Pietro.