venerdì 1 gennaio 2010

L'educazione alla responsabilità verso il creato e l'appello ai gruppi armati per abbandonare la violenza. Il primo Angelus del Papa nel 2010

Il Papa torna sul tema ecologico all'Angelus nella Solennità di Maria Madre Dio e sottolinea che, oltre alle decisioni dei 'grandi', sono gli stili di vita e le scelte di tutti a determinare lo stato di salute dell'ambiente. Una riflessione che porta Benedetto XVI, che ha dedicato alla tutela del 'creato' il messaggio per la 43° Giornata Mondiale della pace che la Chiesa Cattolica celebra oggi, a caldeggiare una "educazione" al rispetto della natura. "Un obiettivo condivisibile da tutti, condizione indispensabile per la pace, è quello di amministrare con giustizia e saggezza le risorse naturali della Terra", ha sottolineato Papa Ratzinger. Il Papa, in particolare, ha ricordato che mentre la Santa Sede pubblicava il suo messaggio per la Giornata della pace, intitolato "Se vuoi coltivare la pace, custodisci il creato", "i Capi di Stato e di Governo erano riuniti a Copenaghen per il vertice sul clima, dove è emersa - ha rilevato - ancora una volta l'urgenza di orientamenti concertati sul piano globale. Tuttavia - ha però aggiunto Benedetto XVI - in questo momento, vorrei sottolineare l'importanza che, nella tutela dell'ambiente, hanno anche le scelte dei singoli, delle famiglie e delle amministrazioni locali". Per il Papa "tutti siamo responsabili della protezione e della cura del creato. Perciò, anche in questo campo, è fondamentale l'educazione: per imparare a rispettare la natura, orientarsi sempre più 'a costruire la pace a partire dalle scelte di ampio raggio a livello personale, familiare, comunitario e politico'".
"Nel primo giorno dell'anno, vorrei rivolgere un appello alle coscienze di quanti fanno parte di gruppi armati di qualunque tipo. A tutti e a ciascuno dico: fermatevi, riflettete, e abbandonate la via della violenza!". "Sul momento - ha proseguito Benedetto XVI affacciato alla finestra del suo studio privato, rivolto a oltre 60 mila fedeli presenti in Piazza San Pietro - questo passo potrà sembrarvi impossibile, ma, se avrete il coraggio di compierlo, Dio vi aiuterà, e sentirete tornare nei vostri cuori la gioia della pace, che forse da tempo avete dimenticata".
"Uno speciale augurio" è stato poi indirizzato "al signor Presidente della Repubblica Italiana". "A lui, alle altre Autorità dello Stato e all'intero popolo italiano formulo - ha detto dopo la preghiera dell'Angelus - ogni miglior auspicio per l'anno appena iniziato". Benedetto XVi era stato citato ieri sera dal presidente Giorgio Napolitano nel suo messaggio di fine d'anno trasmesso a reti unificate
Il Papa ha infine salutato i partecipanti alla marcia intitolata 'Pace in tutte le terre' promossa oggi dalla Comunità di Sant'Egidio a Roma e in molti altri paesi del mondo. "Estendo l'espressione della mia spirituale vicinanza alle molteplici iniziative per la pace organizzate dalle Chiese particolari, dalle associazioni e dai movimenti ecclesiali", ha aggiunto Benedetto XVI. "Penso, in modo speciale, a quella a carattere nazionale svoltasi ieri a Terni e a L'Aquila", ha aggiunto il Papa, che ha salutato anche gli aderenti al Movimento dell'Amore Familiare e i giovani amici dell'Opera Don Orione, "che stanotte hanno vegliato in Piazza San Pietro pregando per l'unità e la pace nelle famiglie e tra le nazioni".

Apcom, Agi