Questo sabato Benedetto XVI ha inviato un telegramma di felicitazioni al nuovo Patriarca della Chiesa ortodossa serba, l’80enne Irinej, eletto questo venerdì a Belgrado, come successore del Patriarca Pavle, che si è spento il 15 novembre scorso, all’età di 95 anni. Il Patriarca serbo, arcivescovo di Pec e metropolita di Belgrado-Karlovac, guiderà una Chiesa che conta circa 11 milioni di serbi ortodossi residenti in Serbia, nei paesi dell'ex Yugoslavia, negli Stati Uniti, in Australia e nell'Europa occidentale. Nel telegramma il Pontefice eleva la sua preghiera a Dio affinché conceda al nuovo Patriarca “la forza interiore per consolidare l'unità e la crescita spirituale della Chiesa ortodossa serba, nonché per costruire legami fraterni con le altre Chiese e comunità ecclesiali”. Assicura quindi “la vicinanza della Chiesa cattolica e il suo impegno per la promozione delle relazioni fraterne e del dialogo teologico, in modo che gli ostacoli che ancora impediscono la piena comunione” tra le due Chiese “possano essere superate”. Il Papa dedica poi un ricordo al Patriarca Pavle, definendolo un “pastore zelante e stimato”, che ha lasciato “un’eredità spirituale ricca e profonda” ed “ha efficacemente guidato la Chiesa e ha mantenuto la sua unità di fronte a molte sfide”. Infine, Benedetto XVI esprime il proprio “apprezzamento per il suo esempio di fedeltà al Signore e per i suoi tanti gesti di apertura verso la Chiesa cattolica”, invocando la benedizione di Dio sull’impegno comune delle due Chiese “così che i discepoli di Cristo possano essere nuovamente uniti nel testimoniare davanti a tutto il mondo il suo amore salvifico”.