lunedì 22 febbraio 2010

Conclusa l'Ostensione delle spoglie di Sant'Antonio di Padova. Il Papa: il suo luminoso esempio susciti propositi di amore verso Cristo e i fratelli

Ostensione da record per le spoglie di Sant’Antonio. E messaggio del Papa Benedetto XVI per la chiusura dell’evento, arrivato ieri sera a Padova durante la Messa delle 19 in Basilica, presieduta da padre Jerzy Norel, vicario generale dei frati e letto dal vice rettore padre Giorgio Laggioni. "Concludendosi l'Ostensione delle spoglie mortali Sant’Antonio di Padova ricomposte in artistica urna in seguito alla traslazione e restauro della cappella dell’Arca - dice il messaggio inviato dal card. Tarcisio Bertone -, il Sommo Pontefice spiritualmente presente rivolge affettuoso pensiero ai benemeriti Frati Minori Conventuali e pellegrini e devoti del santuario accorsi numerosi a venerare reliquie grande apostolo predicazione et carità. Sua Santità auspica che provvido evento riproponendo luminoso esempio sacerdote francescano tanto popolare che affascinò generazioni di fedeli ispirando numerosi giovani ad abbracciare vita consacrata nella fedeltà e regola serafica, susciti rinnovati propositi di amore verso Cristo e i fratelli come pure generoso impegno per giustizia et pace. Con tali voti il Santo Padre invoca per intercessione grande taumaturgo copiosi favori celesti su quanti prendono parte alla solenne manifestazioni e di cuore invia speciale benedizione apostolica". Duecentomila presenze in questa settimana di venerazione, con un flusso di 2500 persone all’ora. Ieri la coda di pellegrini arrivava fino a Pontecorvo, attese anche di nove ore per arrivare alla Cappella delle Reliquie dov’era esposto il corpo del Santo. Mai vista così tanta gente, nei giorni precedenti. Oltre ogni previsione. Il serpentone di pellegrini, arrivati da tutta Europa per le ultime ore a disposizione, ha superato i due chilometri di lunghezza: dalla Basilica, attraverso il Prato della Valle, passando davanti a Santa Giustina, fino a via Sanmicheli, a due passi da piazzale Pontecorvo. Accantonata definitivamente l’ipotesi di prorogare di un’altra settimana l’Ostensione del corpo del Santo, è stato però prorogato l’orario. Il rettore della Basilica padre Enzo Poiana ieri si è imposto: "L’ostensione non si chiude fino a quando l’ultimo dei fedeli della lunga coda non avrà potuto venerare le spoglie". L’appuntamento sarà forse tra 21 anni, con una nuova Ostensione per il 2031, nel VIII centenario della morte del Santo. Cinquecento gli agenti impiegati ogni giorno nella sorveglianza, tra polizia, digos e squadra mobile, 45 i carabinieri, 420 i vigili urbani. Sono state 70 mila le presenze di fedeli solo ieri, un record inimmaginabile se confrontato con la media di 25/30 mila visite dei giorni precedenti. L’ipotesi iniziale di accogliere circa 120 mila pellegrini per l’evento si è rivelata del tutto sottostimata, visto che i numeri (ancora provvisori in tarda serata) parlavano di 2oo mila visitatori. Sono state 150 mila le preghiere e richieste d’aiuto depositate. Oltre 500 le persone che ogni giorno hanno sorvegliato l’ostensione, tra frati, protezione civile, Cisom, guardie della Basilica, volontari e dipendenti del Messaggero di Sant’Antonio. Alle 19 tutto si sarebbe dovuto concludere con la traslazione del corpo del Santo dalla Cappella delle Reliquie nell’Arca, fresca di restauro. Ma come da promessa i frati del Santuario antoniano hanno atteso che anche l’ultimo fedele avesse la possibilità di pregare sulla teca di cristallo. La cerimonia si è svolta così verso le 23. Al termine dell’Ostensione il sindaco Flavio Zanonato ha deposto accanto alle reliquie un sigillo d’argento e una pergamena come segno del grande affetto che lega Padova al suo Santo. Il corpo di Sant’Antonio è ritornato nella sua dimora tradizionale, tumulato nel marmo della Cappella dell’Arca.

Riccardo Bastianello, Corriere della Sera.it

(Foto Cantuale Antonianum)