Radio Vaticana
mercoledì 3 febbraio 2010
Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente. Mons. Twal: testimonia tutta la sollecitudine del Papa per le Chiese. Bisogna rafforzare la comunione
“Bisogna rafforzare la comunione, all’interno di ogni Chiesa Cattolica d’Oriente, tra tutte le chiese cattoliche e con le altre cristiane. Allo stesso tempo occorre rafforzare la testimonianza che diamo ad ebrei, musulmani e agli altri credenti e non credenti”. Lo ha ricordato il patriarca latino di Gerusalemme, mons. Fouad Twal (nella foto con Benedetto XVI), nel corso della celebrazione per la Giornata mondiale della vita consacrata svoltasi ieri nella Città santa alla presenza di oltre 200 tra preti, religiosi e consacrati. Nell’omelia, letta dal superiore dei padri Assunzionisti, padre Alain Marchadour, Twal ha sottolineato l’importanza del prossimo Sinodo per il Medio Oriente: “è un’iniziativa che testimonia tutta la sollecitudine del Pontefice per le Chiese. Il prossimo giugno Benedetto XVI sarà ancora nella nostra diocesi per una visita pastorale a Cipro e in questa occasione consegnerà ai vescovi e ai patriarchi l’Instrumentum laboris dell’Assemblea”. Alla redazione di questo documento, ha aggiunto il patriarca latino, “stanno contribuendo molti sacerdoti, religiosi e fedeli della nostra diocesi, fornendo risposte alle domande proposte”. Per Twal - riferisce l'agenzia SIR - il Sinodo offrirà l’opportunità di fare il punto sulla situazione anche politica del Medio Oriente “per dare ai cristiani una visione chiara del senso della loro presenza nella società musulmana e israeliana, del loro ruolo e missione, preparandoli ad essere testimoni di Cristo”. “Ad offrire questa testimonianza – ha concluso Twal – devono essere, in modo particolare, i vescovi, i preti e i diaconi. Ma anche i laici hanno un posto indispensabile nella Chiesa e nelle società di Terra Santa, dove esercitano la loro vocazione cristiana contribuendo alla santificazione del mondo”.