Asca, Apcom
sabato 27 marzo 2010
Mons. Nichols: Il Papa non è un osservatore ozioso, le sue azioni contro gli abusi su minori parlano quanto le sue parole. Nessuno ha fatto quanto lui
''Contro gli abusi sui minori, nessuno ha fatto quanto Benedetto XVI''. Parola dell'arcivescovo di Westminster e primate d'Inghilterra, mons.Vincent Nichols, il cui intervento in difesa del Papa, uscito già ieri sul Times, viene pubblicato oggi da L'Osservatore Romano. ''Nulla nel diritto canonico - scrive il presule - proibisce o impedisce di riferire i reati alla polizia. Dal 2001 la Santa Sede, attraverso la Congregazione per la Dottrina della Fede, ha incoraggiato questo tipo di azione nelle diocesi che hanno ricevuto le prove di reati di abuso su bambini, reati che le autorità diocesane hanno il dovere di perseguire. E' una responsabilità delle diocesi''. Secondo mons. Nichols, Papa Ratzinger ''quando era a capo della Congregazione per la Dottrina della Fede introdusse importanti cambiamenti nel diritto della Chiesa: l'inclusione nel diritto canonico dei reati contro i bambini commessi attraverso internet, l'estensione dei reati di abuso su bambini fino a includere l'abuso sessuale su tutti i minori di diciotto anni, la rinuncia caso per caso alla prescrizione e l'elaborazione di un sistema di rapida rimozione dallo stato clericale degli accusati''. ''Il Papa - conclude - non è un osservatore ozioso. Le sue azioni parlano quanto le sue parole''. "Dal 2002, ogni anno, la Chiesa cattolica in Inghilterra e nel Galles ha reso pubblico il numero esatto di accuse mosse al suo interno - spiega l'arcivescovo -, il numero di quelle riferite alla polizia, le azioni intraprese e gli esiti. Per quanto ne so, nessun altro organismo e nessun'altra organizzazione in questo Paese fa altrettanto. Questo non è coprire, ma una chiara e totale volontà di trasparenza. Lo scopo del nostro comportamento non è difendere la Chiesa, ma spiegare che nella Chiesa cattolica in Inghilterra non esiste un nascondiglio per quanti cercano di danneggiare i bambini. Su questo siamo determinati". "L'opera di protezione, necessaria in qualsiasi organismo e in tutta la nostra società - conclude l'alto prelato -, è difficile ma assolutamente necessaria. La Chiesa cattolica è impegnata in quest'opera".