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venerdì 23 aprile 2010
Hadjadj: gli attacchi conformano meglio Benedetto XVI a Cristo e permettono al credente di ammirarlo ancora di più come il suo insperato Vicario
"'Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli'. Il credente non può dimenticarlo: la bufera che sta travolgendo la Chiesa si riferisce a una beatitudine, all'ultima beatitudine". In un intervento su L'Osservatore Romano lo scrittore francese Fabrice Hadjadj sottolinea che "gli attacchi che Benedetto XVI sta subendo non fanno che conformarlo meglio a Cristo e permettono al credente di ammirarlo ancora di più come il suo insperato Vicario". I crimini commessi contro i bambini suscitano "orrore" e la Chiesa è "nella tempesta" anche per un chiaro "linciaggio mediatico" ma "i media più antipapisti diventano loro malgrado apologeti della fede. Che siano obbligati a deformare i fatti, che si accaniscano a troncare e a falsificare l'informazione per attaccare il Papa e infangare tutto il clero, è la prova che in realta' non hanno molto da rimproverare loro. Se si fosse in una controversia lucida e razionale, gli attacchi potrebbero andare a segno. Ma l'irrazionalità della loro reazione gioca a loro sfavore e fornisce alla mente ragionevole motivi per credere alla verità del magistero pontificio".