martedì 13 aprile 2010

Il card. Schoenborn: dal Papa chiarezza senza nessun dubbio. Avrebbe voluto una commissione sul vescovo Groer ma fu fermato da un'ala della Curia

Joseph Ratzinger "è sempre stato di una chiarezza senza nessun dubbio" sul tema della pedofilia. Parola del card. Christoph Schoenborn (nella foto con Benedetto XVI), arcivescovo di Vienna, che, in un'intervista a La Stampa, precisa affermazioni che hanno già creato dibattito nelle scorse settimane. "Lo testimonia il suo comportamento nel caso del mio predecessore: Ratzinger, da Prefetto della Congregazione per la Dottrina della fede, nel '95, avrebbe voluto una commissione d'inchiesta incaricata di fare chiarezza sulle accuse di pedofilia rivolte all'arcivescovo Hans Hermann Groer, ma fu fermato dall'ala della Curia romana favorevole all'insabbiamento", racconta il porporato. "Poi, c'è anche un'altra intepretazione. Quella che dice che ad attaccare sono i nemici della Chiesa. Ma questa non è una ragione per dire che i fatti non sono i fatti", afferma Schoenborn, ex allievo e amico personale di Benedetto XVI. "E' vero che esistono statistiche, soprattutto in Germania, che confermano una minima percentuale di abusi sessuali in ambito ecclesiale se paragonati al totale", afferma ancora l'arcivescovo di Vienna, che nel corso della Settimana Santa ha presieduto una celebrazione nel Duomo di Santo Stefano con le vittime degli abusi. "Ma la gravità di questi abusi, e il Santo Padre lo ha detto molto chiaramente alla Chiesa d'Irlanda, è che sono commessi da persone che rappresentano la bontà, la vicinanza, l'amore di Dio. Certo, si può dire che i mass media hanno un'attenzione esagerata a questi fenomeni in ambito ecclesiale. Forse. Ma per noi Chiesa ciò che conta è di dire la verità. E se la verità è grave, di dire la gravità della verità".

Apcom