martedì 13 aprile 2010

Lombardi: non escludo un incontro del Papa con vittime di abusi a Malta. Iniziative concrete anche le visite apostoliche, la prevenzione e la risposta

“Il Papa di incontri ne ha fatti e, in questo senso, continua ad essere disponibile, sempre in un clima, però, intenzionalmente, di raccoglimento, di discrezione, non sotto una pressione di carattere mediatico, in modo da avere una possibilità di ascolto e comunicazione personale”. Lo ha detto il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi, che stamattina nel corso di un briefing ha illustrato alla stampa il programma del viaggio apostolico del Papa a Malta del 17 e 18 aprile. Tuttavia il portavoce vaticano ha affermato che al momento non è in grado né di annunciare né di escludere un incontro di Benedetto XVI con un gruppo di vittime di abusi da parte di sacerdoti maltesi, anche alla luce del fatto che “il tempo è molto breve e il programma è molto intenso”. Alla domanda se il Vaticano si sente sotto assedio per la vicenda legata allo scandalo degli abusi padre Lombardi ha risposto di non sentirsi “sotto assedio e non ho espresso questo tipo di atteggiamento”. Il direttore della Sala Stampa è tornato poi sul significato della pubblicazione della Guida alla comprensione delle procedure della Congregazione per la Dottrina della Fede sugli abusi ai minori da parte di membri del clero: “Si tratta di un normale procedere in una linea anche di dialogo e di risposte. Vengono domandati dei chiarimenti, si vede che può essere utile darli, anche per capire meglio, effettivamente, una situazione che spesso diventa di confusione, quando c’è un grande accumularsi di domande e di interventi di vario genere”. Il Vaticano sta gradualmente adottando misure concrete per affrontare la questione della pedofilia. "Procediamo con un cammino graduale, che tiene conto delle esperienze che si vengono facendo e delle competenze diverse che vengono chiamate in causa", ha spiegato Lombardi. "Le piste su cui ci si può attendere iniziative concrete sono le visite apostoliche, l'ascolto o l'incontro con le vittime e l'approfondimento delle misure di prevenzione e risposta", ha spiegato il gesuita. "Non abbiamo pensato di fare una rivoluzione epocale della situazione. I giornalisti hanno chiesto chiarimenti e li abbiamo dati. E' utile per capire meglio una situazione che può essere confusa per l'accumularsi di domande e interventi". “Il Papa – ha concluso – sta preparando questo viaggio con serenità e non esiste nessuna particolare preoccupazione” per eventuali manifestazioni di protesta da parte delle vittime di abusi. “Sono cose che fanno notizia ma bisogna valutarne le proporzioni. In un paese come Malta, con una tradizione di presenza della Chiesa, se ci saranno manifestazioni saranno quanto mai minoritarie”. "E' chiaro che queste cose fanno sempre notizia, ma bisogna vederne la proporzione. Partiamo per Malta con piena serenità, sapendo di andare in un paese con grande tradizione di amicizia e accoglienza per il Santo Padre", ha detto padre Lombardi. "Mi pare una cosa abbastanza ordinaria, tante volte con i viaggi del Papa ci sono state manifestazioni di dissenso, di opposizione, si tratta di valutarne l'effettivamente l'importanza e la consistenza", ha detto Lombardi. "In questo senso - ha aggiunto il gesuita - invito i cronisti a rendersi conto delle dimensioni dei problemi. A volte si vede un cartello, qualche manifestante, ma anche tantissimi altri che sono contentissimi della presenza del Papa. Si può prendere atto obiettivamente della dimensione dei problemi".

SIR, Apcom