sabato 29 maggio 2010

Il Papa nel Regno Unito. La preparazione al viaggio che sarà anche virtuale. Nichols: presenterà alla società l'importanza della fede in Dio

Un momento storico, da preparare nei minimi dettagli, e non solo dal punto di vista spirituale. L'attesa per il viaggio apostolico di Benedetto XVI nel Regno Unito, dal 16 al 19 settembre, sta crescendo. Il Papa viene non solo a trovare i cattolici ma a dare una testimonianza del messaggio cristiano. Lo scrive il primate cattolico di Inghilterra e Galles, mons. Vincent Nichols in un messaggio indirizzato ai cattolici britannici, pubblicato dal settimanale cattolico The Universe, riguardante il viaggio. Per mons. Nichols i cattolici britannici potrebbero essere convinti che "il Papa verrà a trovare la comunità cattolica, ma il suo compito principale non è esattamente questo. Verrà per offrire alla nostra società una testimonianza del Vangelo come messaggio di speranza e di amore, come base ferma e affidabile per la vita moderna". Si tratta di una visita "storica", importantissima per il futuro dei cattolici in Gran Bretagna. "Storico" perché, scrive il presule, si tratta della "prima visita di Stato di un Papa, della prima beatificazione ad avere luogo in questo Paese, il card. Newman è il primo confessore della fede ad essere beatificato in oltre 600 anni. Benedetto XVI arriva con il compito delicato di presentare alla nostra società, nella sua maniera ragionata ed elegante, l'importanza cruciale per il nostro mondo della fede in Dio e dell'arricchimento che essa porta con sé". Un obiettivo difficile "se si considerano le tensioni sociali e le voci stizzite alle quali siamo abituati oggi". Per Nichols il viaggio è anche un modo per ricordare ai cittadini britannici che sono "esseri spirituali, molto più della somma totale dei nostri risultati materiali, portati all'amore e alla bellezza e capaci di amare Dio". In un momento di austerità economica come quello attuale "la qualità dei rapporti tra tutte le persone diventa molto importante per il nostro benessere comune". Il presidente dei vescovi inglesi non ha dubbi: "Il compito dei cattolici britannici è sostenere il Pontefice, essergli vicino, dare credibilità al messaggio che offre a tutti con la testimonianza di vita". Saranno solo 400 mila i cattolici in grado di partecipare fisicamente ai momenti più importanti del viaggio papale, per questo spiega Alexander des Forges, responsabile delle relazioni con i media britannici e esteri, per il viaggio "parrocchie, associazioni e scuole potrebbero organizzarsi per garantire un accesso tecnologico e permettere così a tutti i loro fedeli di seguire ogni fase della visita almeno in modo virtuale". Una convinzione rafforzatasi dopo la partecipazione di Des Forges al viaggio del Papa in Portogallo "per capire come gestire quella del Regno Unito. A Londra - dice - molti immigrati cattolici di Paesi come l'Italia, la Polonia, il Brasile e le Filippine saluteranno il Papa mentre passa in auto. La maggior parte dei 6 milioni di cattolici britannici e chiunque altro lo desideri, potrà seguire e partecipare agli eventi papali nelle scuole, nei conventi e in altre luoghi ecumenici grazie a un collegamento televisivo garantito dal "Catholic Media Centre", l'Ufficio stampa della Chiesa Cattolica e che sarà attivo dal momento dell'arrivo del Papa fino a quello della sua partenza. Secondo Des Forges la "visita virtuale" può essere organizzata a corsi contenuti come verrà presto spiegato agli addetti stampa delle varie diocesi e ai parroci grazie anche ai tanti volontari che lavorano nei media britannici e nelle relazioni pubbliche che si sono offerti per rendere questa visita fruibile ai più. Di ritorno dal Portogallo, dove ha preso visione delle misure di sicurezza della polizia locale in vista di settembre, Meredydd Hughes, capo della polizia del South Yorkshire che coordina la sicurezza per il viaggio del Papa, ha spiegato al settimanale cattolico The Tablet che "a Benedetto XVI verrà evitato il contatto con le folle perché si prevedono proteste di vari gruppi per temi come contraccezione, aborto, omosessualità e pedofilia". Le misure di sicurezza in Gran Bretagna saranno più severe di quelle in Portogallo perché "il Regno Unito è più a rischio ad attacchi terroristici", ha detto Hughes. Per questo motivo Benedetto XVI farà grande uso della 'Papamobile'. "Il pubblico potrà avvicinarsi il necessario per vederlo ma restando a distanza di sicurezza". Chi vorrà protestare potrà far sentire la propria voce senza disturbare Messe e veglie. Intanto i movimenti cattolici intensificano la preparazione. La charity "Aid to the Church in need", Aiuto alla Chiesa che soffre, ha lanciato un appello perché si celebrino Messe per il viaggio del Papa.

SIR Europa