Perchè questi appuntamenti? Erano prospettati sin dall’inizio dell’Anno Sacerdotale, indetto da Papa Benedetto XVI con la Lettera del 16 giugno 2009, in occasione del 150° anniversario della morte del Curato d’Ars, Giovanni Maria Vianney. Un Anno “speciale” definito dal Papa “tempo per contribuire a promuovere l’impegno di rinnovamento interiore di tutti i sacerdoti per una loro più forte ed incisiva testimonianza evangelica nel mondo di oggi”. L’invito del Papa a Roma rivolto ai sacerdoti di tutto il mondo è motivato innanzitutto dal desiderio di vivere tre giorni di fraternità, di riflessione e di preghiera in un unico grande “cenacolo sacerdotale”.
L'obiettivo. Le iniziative in programma, come affermato dal card. Hummes, non vorrebbero segnare una “conclusione”, ma un nuovo inizio, una “rinascita spirituale” e una “riscoperta della grandezza del sacramento che configura a Cristo, Sommo Sacerdote”. Questi appuntamenti sono ispirati alle parole di Papa Benedetto XVI che ha invitato tutta la Chiesa “a maggiore radicalità e coerenza” per “offrire al mondo Cristo risorto, affinché ogni situazione di indebolimento e di morte, sia trasformata mediante lo Spirito Santo in occasione di crescita e di vita”.
Proclamazione del Curato d'Ars Patrono dei sacerdoti. Durante la solenne Celebrazione Eucaristica conclusiva dell’Anno Sacerdotale di venerdì 11 giugno, San Giovanni Maria Vianney verrà proclamato dal Papa patrono di tutti i sacerdoti. La sua figura, che ha accompagnato quest’Anno speciale, è infatti di grande attualità per aver vissuto con chiarezza solare l’identità del Sacerdote ed aver esercitato il ministero pastorale in anni particolarmente difficili per la Chiesa, il clima degli anni della Rivoluzione francese. Una vita, quella del Santo Curato, attraversata da molte prove, ma consumata dall’amore di Dio che ha saputo riversare su migliaia di persone attirate ad Ars alla ricerca di perdono e di pace interiore. E’ la testimonianza di una vita che richiama “ai valori essenziali del sacramento dell’ordine in un momento in cui la santità più che mai si mostra con evidenza come l’unica reale possibilità di rinnovamento per la Chiesa e per il mondo” – come ha affermato l’Arcivescovo Piacenza, Segretario della Congregazione per il Clero, in un’intervista a L’Osservatore Romano.
L'adorazione eucaristica. Mercoledì 9 e giovedì 10 giugno nelle Basiliche di San Paolo fuori le Mura e di San Giovanni in Laterano, e a conclusione della Veglia del 10 giugno, viene proposta l’adorazione eucaristica nello spirito della Esortazione Apostolica post-sinodale "Sacramentum Caritatis" (nn. 66-67), che dice: “soltanto nell’adorazione può maturare un’accoglienza profonda e vera, nello ‘stupore per la presenza reale di Gesù’. E proprio in questo atto personale di incontro con il Signore, matura poi anche la missione sociale racchiusa nell’Eucaristia e che vuole rompere le barriere non solo tra il Signore e noi, ma anche e soprattutto le barriere che ci separano gli uni dagli altri”. Alla Veglia in Piazza San Pietro, il momento più solenne sarà proprio quello dell’adorazione eucaristica, per sottolineare che il primo e unico Sacerdote è Gesù da cui deriva ogni ministero nella Chiesa, ogni rinnovamento nella vita personale, ecclesiale e sociale.
Le testimonianze. Durante la Veglia sono vari i collegamenti televisivi: con Ars, dalle favelas di Buenos Aires, dal Cenacolo a Gerusalemme dove Gesù istituì l’Eucarestia, da Hollywood. In questa fase in piazza, si alterneranno alcune significative testimonianze.
La partecipazione delle religiose e dei laici. In questa fase conclusiva dell’Anno Sacerdotale, che vedrà la partecipazione non solo di sacerdoti, seminaristi e diaconi, ma anche di religiose e laici, si vuol mostrare il volto della comunione che lega tutte le componenti della Chiesa e rende ognuno “corresponsabile” della vitalità dell’intero corpo ecclesiale. Alla Veglia prenderà la parola anche una coppia tedesca con 6 figli. Testimonierà come la famiglia sia chiamata a favorire e sviluppare nei figli il progetto di Dio su ciascuno, essendo così semenzaio di tutte le vocazioni: al sacerdozio, alla vita consacrata e al matrimonio. Una monaca di clausura metterà in luce il valore della maternità spirituale, che scaturisce da una vita di preghiera e offerta quotidiana.
Le iniziative dei movimenti e altri organismi ecclesiali. Il contributo dei movimenti e di altri organismi ecclesiali sono una risposta all’invito rivolto ai sacerdoti dal Papa al momento stesso dell’indizione dell’Anno Sacerdotale “a saper cogliere la nuova primavera che lo Spirito sta suscitando ai nostri giorni nella Chiesa, non per ultimo attraverso i Movimenti ecclesiali e le nuove comunità”. E a scoprirne i carismi: “doni che spingono non pochi a una vita spirituale più elevata” e che “possono giovare non solo per i fedeli laici, ma per gli stessi ministri”, e imprimere così “un valido impulso per un rinnovato impegno della Chiesa nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo della speranza e della carità in ogni angolo del mondo”.
Musica e arte. La Veglia in piazza san Pietro sarà accompagnata dal Coro interuniversitario di Roma, insieme ai Cori di alcuni Conservatori e Università italiane, all’Orchestra sinfonica della provincia di Bari e all’Orchestra del Conservatorio della medesima città, per un complesso di più di 600 giovani musicisti. L’appuntamento del pomeriggio del 9 giugno nell’Aula Paolo VI sarà animato da coreografie e dal complesso musicale femminile Gen Verde, sullo sfondo di una significativa scenografia.
Dirette satellitari e internet. La Veglia in Piazza San Pietro di giovedì 10 giugno sarà ripresa da Rai Uno e trasmessa in ampia sintesi nel corso di “A sua Immagine” nel pomeriggio di sabato 12 giugno. La diretta, trasmessa anche da Tv2000, verrà diramata tramite Telepace via satellite in vari Paesi. In diretta satellitare e internet anche il programma che si svolgerà nell’Aula Paolo VI nel pomeriggio del 9 giugno.
Organizzazione tecnico-logistica. All’Opera Romana Pellegrinaggi, dipendente del Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, è stata affidata l’organizzazione tecnico-logistica di questa tre giorni a conclusione dell’Anno Sacerdotale. Durante queste giornate di preghiera, di riflessione e di fraternità, l’Opera Romana Pellegrinaggi proporrà anche alcune esperienze di pellegrinaggio a Roma e all’estero a tutti coloro che prenderanno parte a questo grande evento. Tra essi alcuni hanno già chiesto di usufruire delle proposte di “Roma Cristiana” ed altri hanno invece chiesto di proseguire la “tre giorni” romana con un pellegrinaggio in luoghi sacri come Terra Santa, a Lourdes, ad Assisi e a San Giovanni Rotondo.
L'obiettivo. Le iniziative in programma, come affermato dal card. Hummes, non vorrebbero segnare una “conclusione”, ma un nuovo inizio, una “rinascita spirituale” e una “riscoperta della grandezza del sacramento che configura a Cristo, Sommo Sacerdote”. Questi appuntamenti sono ispirati alle parole di Papa Benedetto XVI che ha invitato tutta la Chiesa “a maggiore radicalità e coerenza” per “offrire al mondo Cristo risorto, affinché ogni situazione di indebolimento e di morte, sia trasformata mediante lo Spirito Santo in occasione di crescita e di vita”.
Proclamazione del Curato d'Ars Patrono dei sacerdoti. Durante la solenne Celebrazione Eucaristica conclusiva dell’Anno Sacerdotale di venerdì 11 giugno, San Giovanni Maria Vianney verrà proclamato dal Papa patrono di tutti i sacerdoti. La sua figura, che ha accompagnato quest’Anno speciale, è infatti di grande attualità per aver vissuto con chiarezza solare l’identità del Sacerdote ed aver esercitato il ministero pastorale in anni particolarmente difficili per la Chiesa, il clima degli anni della Rivoluzione francese. Una vita, quella del Santo Curato, attraversata da molte prove, ma consumata dall’amore di Dio che ha saputo riversare su migliaia di persone attirate ad Ars alla ricerca di perdono e di pace interiore. E’ la testimonianza di una vita che richiama “ai valori essenziali del sacramento dell’ordine in un momento in cui la santità più che mai si mostra con evidenza come l’unica reale possibilità di rinnovamento per la Chiesa e per il mondo” – come ha affermato l’Arcivescovo Piacenza, Segretario della Congregazione per il Clero, in un’intervista a L’Osservatore Romano.
L'adorazione eucaristica. Mercoledì 9 e giovedì 10 giugno nelle Basiliche di San Paolo fuori le Mura e di San Giovanni in Laterano, e a conclusione della Veglia del 10 giugno, viene proposta l’adorazione eucaristica nello spirito della Esortazione Apostolica post-sinodale "Sacramentum Caritatis" (nn. 66-67), che dice: “soltanto nell’adorazione può maturare un’accoglienza profonda e vera, nello ‘stupore per la presenza reale di Gesù’. E proprio in questo atto personale di incontro con il Signore, matura poi anche la missione sociale racchiusa nell’Eucaristia e che vuole rompere le barriere non solo tra il Signore e noi, ma anche e soprattutto le barriere che ci separano gli uni dagli altri”. Alla Veglia in Piazza San Pietro, il momento più solenne sarà proprio quello dell’adorazione eucaristica, per sottolineare che il primo e unico Sacerdote è Gesù da cui deriva ogni ministero nella Chiesa, ogni rinnovamento nella vita personale, ecclesiale e sociale.
Le testimonianze. Durante la Veglia sono vari i collegamenti televisivi: con Ars, dalle favelas di Buenos Aires, dal Cenacolo a Gerusalemme dove Gesù istituì l’Eucarestia, da Hollywood. In questa fase in piazza, si alterneranno alcune significative testimonianze.
La partecipazione delle religiose e dei laici. In questa fase conclusiva dell’Anno Sacerdotale, che vedrà la partecipazione non solo di sacerdoti, seminaristi e diaconi, ma anche di religiose e laici, si vuol mostrare il volto della comunione che lega tutte le componenti della Chiesa e rende ognuno “corresponsabile” della vitalità dell’intero corpo ecclesiale. Alla Veglia prenderà la parola anche una coppia tedesca con 6 figli. Testimonierà come la famiglia sia chiamata a favorire e sviluppare nei figli il progetto di Dio su ciascuno, essendo così semenzaio di tutte le vocazioni: al sacerdozio, alla vita consacrata e al matrimonio. Una monaca di clausura metterà in luce il valore della maternità spirituale, che scaturisce da una vita di preghiera e offerta quotidiana.
Le iniziative dei movimenti e altri organismi ecclesiali. Il contributo dei movimenti e di altri organismi ecclesiali sono una risposta all’invito rivolto ai sacerdoti dal Papa al momento stesso dell’indizione dell’Anno Sacerdotale “a saper cogliere la nuova primavera che lo Spirito sta suscitando ai nostri giorni nella Chiesa, non per ultimo attraverso i Movimenti ecclesiali e le nuove comunità”. E a scoprirne i carismi: “doni che spingono non pochi a una vita spirituale più elevata” e che “possono giovare non solo per i fedeli laici, ma per gli stessi ministri”, e imprimere così “un valido impulso per un rinnovato impegno della Chiesa nell’annuncio e nella testimonianza del Vangelo della speranza e della carità in ogni angolo del mondo”.
Musica e arte. La Veglia in piazza san Pietro sarà accompagnata dal Coro interuniversitario di Roma, insieme ai Cori di alcuni Conservatori e Università italiane, all’Orchestra sinfonica della provincia di Bari e all’Orchestra del Conservatorio della medesima città, per un complesso di più di 600 giovani musicisti. L’appuntamento del pomeriggio del 9 giugno nell’Aula Paolo VI sarà animato da coreografie e dal complesso musicale femminile Gen Verde, sullo sfondo di una significativa scenografia.
Dirette satellitari e internet. La Veglia in Piazza San Pietro di giovedì 10 giugno sarà ripresa da Rai Uno e trasmessa in ampia sintesi nel corso di “A sua Immagine” nel pomeriggio di sabato 12 giugno. La diretta, trasmessa anche da Tv2000, verrà diramata tramite Telepace via satellite in vari Paesi. In diretta satellitare e internet anche il programma che si svolgerà nell’Aula Paolo VI nel pomeriggio del 9 giugno.
Organizzazione tecnico-logistica. All’Opera Romana Pellegrinaggi, dipendente del Cardinale Vicario per la Diocesi di Roma, è stata affidata l’organizzazione tecnico-logistica di questa tre giorni a conclusione dell’Anno Sacerdotale. Durante queste giornate di preghiera, di riflessione e di fraternità, l’Opera Romana Pellegrinaggi proporrà anche alcune esperienze di pellegrinaggio a Roma e all’estero a tutti coloro che prenderanno parte a questo grande evento. Tra essi alcuni hanno già chiesto di usufruire delle proposte di “Roma Cristiana” ed altri hanno invece chiesto di proseguire la “tre giorni” romana con un pellegrinaggio in luoghi sacri come Terra Santa, a Lourdes, ad Assisi e a San Giovanni Rotondo.
Agi, Annus Sacerdotalis.org