venerdì 11 giugno 2010

Benedetto saluta i sacerdoti in 7 lingue: se rimaniamo in Cristo saremo testimoni dell'amore e della verità, senza farci piegare dai venti del momento

''Dove non c'è coesione, non c'è progresso. Se rimaniamo uniti, se rimaniamo in Cristo, vera Vite, allora possiamo essere testimoni forti e viventi dell'amore e della verità e possiamo non farci piegare e spezzare dai venti del momento''. E' un invito alla comunione quello che Papa Benedetto XVI ha lanciato oggi ai vescovi e ai preti di lingua tedesca. Lo ha fatto nei saluti al termine della ''straordinaria concelebrazione'' per la conclusione dell'Anno Sacerdotale. ''Cristo - ha detto Benedetto XVI - è la radice che ci forgia e ci dà la Vita. Ringraziamo il Signore per la grazia del sacerdozio: essa ci dà ogni giorno la possibilità di essere buon Pastori alla sua sequela. Che lo Spirito Santo vi rafforzi in tutte le vostre opere''. Ai sacerdoti di lingua francese, Benedetto XVI ha invece indicato la figura di San Jean-Marie Vianney, con il quale i preti hanno ''una prossimità particolare''. ''Auguro - ha detto - che essa divenga una vera complicita' spirituale''. Poi in lingua inglese ha detto: ''Vi ringrazio per il vostro amore a Cristo e alla sua sposa, la Chiesa. Vi chiede ancora una volta solennemente di rimanere fedeli alle vostre promesse. Servite Dio e il suo popolo con santità e coraggio''. Il Papa ha infine rivolto un saluto particolare ai sacerdoti di Roma e di Italia ed ha ringraziato per i moltissimi incontri che si sono svolti quest'anno in tutte le parti del mondo.

Asca