Asca, Apcom, SIR
martedì 1 giugno 2010
Il Papa a Cipro. Lombardi: Benedetto XVI darà un messaggio di pace. Non temiamo eventuali contestazioni ortodosse. Possibile un incontro con musulmani
Il programma del viaggio di Papa Benedetto XVI a Cipro, che inizierà venerdì 6 giugno, non subirà alcun cambiamento anche dopo il complicarsi del clima in Medio Oriente, conseguente all'attacco israeliano ai pacifisti imbarcati sulle navi dirette verso i territori palestinesi. ''Fatti tristi e preoccupanti'' che, però, non incideranno sul 16° viaggio all'estero di Papa Ratzinger, il primo in un Paese a maggioranza ortodossa. Ad affermarlo è stato questa mattina il direttore della Sala Stampa Vaticana padre Federico Lombardi, che ha illustrato, nel corso di una conferenza stampa, lo svolgersi del viaggio apostolico del Papa. Padre Lombardi è tornato a definire l'attacco e lo scatenarsi delle reazioni nell'area ''eventi tristi e preoccupanti sul clima dell'area ma - ha subito aggiunto - non credo che avranno influssi sul viaggio papale''. Alla domanda se lo stesso Pontefice farà riferimento esplicito alle tensioni in Medio Oriente nei suoi discorsi in terra cipriota, padre Lombardi ha risposto: ''Sappiamo che andiamo in un'area dove ci sono tensioni e problemi. Il Papa lo sa e vedrà cosa dire. Di certo darà un messaggio di pace, pur dicendo cose in modo esplicito, come è nel suo stile''. La Santa Sede non teme contestazioni da parte delle frange ortodosse tradizionaliste. Il portavoce vaticano ha sottolineato l'autorevolezza dell'arcivescovo Chrysostomos II. "Chrysostomos è un leader molto forte e rispettato ed ha 'in mano' la situazione", ha detto Lombardi. "Le contestazioni vengono da frange che non interpretano l'atteggiamento fondamentale della Chiesa di Cipro. Non siamo preoccupati". Nel corso del briefing, padre Lombardi ha parlato anche di “un possibile incontro con i musulmani locali” ma ha precisato che “non c’è niente di sicuro”. E’ sul versante ecumenico che il programma presenta momenti importanti e in questo ambito, ha avvertito il portavoce, “va tenuto presente l’eccellente rapporto tra la Chiesa Ortodossa cipriota e il Patriarcato di Mosca”. Il Papa oltre alla celebrazione ecumenica del 4 giugno a Paphos, visiterà a Nicosia, presso l’arcivescovado ortodosso, “il museo delle icone e l’appartamento dell’arcivescovo Makarios che fu il primo presidente della Repubblica di Cipro dopo l’indipendenza”. Nella capitale il Pontefice alloggerà in nunziatura che si trova proprio sulla Linea di demarcazione tra la repubblica greco-cipriota e i territori occupati dalla Turchia nel 1974. Per questo, quando in nunziatura, “la protezione del Papa sarà affidata alle truppe della missione Onu”. Momento importante del viaggio sarà la pubblicazione, nella Messa di domenica, dell’Instrumentum laboris del Sinodo dei vescovi per il Medio Oriente che, ha detto Lombardi, “non sarà un documento lungo, il cui schema ricalca quello dei Lineamenta arricchiti dalle risposte arrivate nel frattempo”. Il portavoce vaticano ha infine ricordato che al momento dell’arrivo e della partenza il Papa benedirà un ulivo “in segno di pace”.