venerdì 18 giugno 2010

Un volume raccoglie le catechesi dell'Anno Paolino tradotte in arabo. Il card. Scola: il Papa prende per mano i fedeli e li porta ad alzare lo sguardo

''E' evidente a tutti che una delle necessità più urgenti del nostro tempo è una migliore conoscenza reciproca tra i fedeli delle diverse religioni. Diventa perciò fondamentale che cristiani e musulmani possano conoscere la visione che l'altro ha di sè e della propria fede, senza ridurla preventivamente entro le proprie categorie''. Lo sostiene il card. Angelo Scola, patriarca di Venezia, nella prefazione del volume ''Bulus ar-Rasul'', ''L'apostolo Paolo", in cui sono raccolti i testi delle catechesi di Papa Benedetto XVI su San Paolo tradotti in arabo appena pubblicato in Libano dalla fondazione Oasis guidata dallo stesso Scola. ''Benedetto XVI - scrive ancora il porporato, il cui testo viene anticipato oggi da L'Osservatore Romano - è un grande teologo. E proprio perchè grande, è capace di presentare con semplicità le verità di fede, anche le più ardue. Egli prende per mano i fedeli e li porta ad alzare lo sguardo, per arrivare a comprendere 'l'ampiezza, la lunghezza, l'altezza e la profondità' del mistero di Cristo''. ''Le catechesi su San Paolo - prosegue il testo - ne sono un esempio eloquente. Nate durante l'Anno Paolino, portano il marchio inconfondibile del Pontefice, che in venti brevi testi ha saputo riassumere i principali aspetti della straordinaria vicenda personale ed ecclesiale dell'Apostolo delle genti''. ''Mai disgiunto da una preoccupazione pastorale - conclude Scola - il discorso di Benedetto XVI segue un ordinamento tendenzialmente cronologico. Al centro, del volume come della vita, si trova l'incontro con il Crocifisso risorto, autentico cuore della riflessione paolina''.

Ansa, Asca