Asca
sabato 3 luglio 2010
Il Papa a Sulmona. Domani per la terza volta in Abruzzo. Attesi 50mila fedeli per la visita nel segno di Celestino V, già omaggiato con il suo pallio
E' prevista la presenza di almeno 50 mila fedeli domani a Sulmona per la visita di Papa Benedetto XVI. Sedici le aree parcheggio periferiche collegate con la centrale piazza Capograssi da 17 bus navetta. Mezza città praticamente bloccata. Per il Santo Padre si tratta della terza visita in terra d'Abruzzo. La prima fu nel 2006 per venerare il Volto Sacro di Manoppello; la seconda fu l'anno scorso, il 28 aprile, per recare conforto alla popolazione terremotata de L'Aquila; la terza, quella di domani, per celebrare l'Anno giubilare di Celestino V, del quale ricorrono 800 anni dalla nascita. Per la regione, profondamente devota, si tratta di un appuntamento molto sentito. Tutte le undici diocesi ecclesiastiche abruzzesi sono fortemente coinvolte dall'evento che vedrà Papa Ratzinger giungere a Sulmona intorno alle 9.20, dopo aver sorvolato in elicottero l'eremo di Sant'Onofrio sul monte Morrone e l'abbazia di Santo Spirito. A accoglierlo, al campo sportivo dell'Incoronata, oltre agli atleti, le autorità locali ed il sottosegretario Gianni Letta. Sua Santità celebrerà la Santa Messa alle ore 10, inaugurerà la Casa sacerdotale ed incontrerà alcuni detenuti del supercarcere di via Lamazzo. Significativo sarà anche il confronto con 500 giovani. Una giornata, insomma, quella di domani, che Papa Benedetto trascorrerà per intero nella terra di Celestino V, il Papa del ''gran rifiuto'', che fu incoronato al soglio pontificio, nella chiesa di Santa Maria di Collemaggio, a L'Aquila, da lui stesso fatta edificare, nel luglio 1294. Celestino V, l'umile fraticello del Morrone, dall'animo puro e sensibile, è un po' la figura che tiene unita la comunità cristiana dell'intero Abruzzo. E' ancora negli occhi di tutti l'immagine di Papa Ratzinger che, in un piovoso giorno di aprile di un anno fa, fece silenziosamente il suo ingresso nella Basilica di Collemaggio, devastata dal sisma e senza volta, per fermarsi in preghiera dinanzi alla teca con le spoglie di San Celestino, ''miracolosamente'' recuperate dai Vigili del fuoco. In quell'occasione, Papa Ratzinger fu protagonista di un gesto dall'enorme significato spirituale ed umano. Depose, infatti, sulla teca del Santo il suo pallio (foto). Lo stesso imposto a lui il 24 aprile 2005, durante la Messa di inizio pontificato. I più nel gesto di Benedetto XVI hanno voluto vedere una chiara intenzione di rivalutare la figura di Celestino, mai considerata abbastanza, che rinunciò al papato per non piegarsi alle logiche troppo terrene e materialistiche della Chiesa di allora. Le spoglie del Santo del Morrone, da quell'aprile, hanno lasciato la Basilica di Collemaggio, per consentire i lavori di messa in sicurezza della chiesa, per una peregrinatio nelle diocesi dell'Abruzzo e del Molise. Ora si trovano proprio a Sulmona; davanti ad esse domani, in Piazza Garibaldi, Benedetto XVI presiederà la Celebrazione Eucaristica e reciterà l'Angelus. Il corpo di Celestino tornerà a L'Aquila per la celebrazione della Perdonanza, principale manifestazione religiosa e culturale estiva della città. Il Governatore d'Abruzzo, Gianni Chiodi, ed il presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, hanno parlato della visita come di un momento storico, di riflessione e di preghiera collettiva. L'intera giornata abruzzese di Papa Benedetto XVI, che lascerà Sulmona intorno alle 18, potrà essere seguita sul sito del Commissario per la ricostruzione, www.commissarioperlaricostruzione.it. ''La sua venuta tra noi - ha detto Angelo Spina, vescovo di Sulmona-Valva - aprirà solchi nuovi per non avere paura a progettare il futuro''. E' quanto auspicano tanti terremotati.