martedì 27 luglio 2010

Lettera del delegato pontificio ai Legionari: individuare le cause del disagio interiore e della sofferenza. Necessaria una rivisitazione del carisma

In una lettera inviata a tutti i Legionari di Cristo il 10 luglio, all'indomani della sua nomina, il delegato pontificio mons. Velasio De Paolis (nella foto con Benedetto XVI), è parso ottimista sul futuro della Congregazione. ''A me piace sottolineare - scrive - che la Chiesa, dopo aver prestato la necessaria ed indispensabile attenzione su fatti, eventi e persone'' che, se non fosse intervenuta, ''avrebbero minacciato alla radice la stessa congregazione, ora guarda, sospinta dallo stesso amore, alla bella realtà che siete voi stessi, la vostra congregazione''. Il Papa, prosegue, vuole ''accompagnarvi nel vostro cammino, perchè senza lasciarvi scoraggiare da tristi eventi che sono alle vostre spalle, possiate gioire del vostro presente, del dono della vocazione religiosa, sacerdotale e missionaria che avete ricevuto''. Il primo passo, per mons. De Paolis, dovrà essere ''una chiara presa di coscienza anche della situazione in cui ci troviamo e una precisa individuazione delle cause che ci hanno portato al disagio e alla sofferenza interiore di oggi''. E' necessaria una ''rivisitazione del carisma'' dei Legionari, che era segnato da un fortissimo culto della personalita' di Maciel, attraverso un cammino da compiere con ''un atteggiamento di umilta', di grande impegno spirituale''. Le Costituzioni, aggiunge, vanno ''liberate degli elementi che possono offuscare il vostro carisma''. In particolare, il delegato si rivolge a quei non pochi Legionari che hanno abbandonato o stanno pensando di abbandonare l'ordine, invitandoli alla ''pazienza''. Il cammino di rinnovamento invocato dal Papa, scrive mons. De Paolis, dovrebbe concludersi “con un impegno di fedeltà rinnovata al Signore nella vita religiosa e sacerdotale, con un patto che rinnovi l’alleanza d’amore” tra i Legionari e il Signore. Mons. De Paolis ha incontrato i vertici dei Legionari già due volte, il 10 luglio, quando ha celebrato la Santa Messa con loro, e il 21 luglio, ed è stato accolto, racconta una fonte della Congregazione, ''molto bene''. ''Dal nostro punto di vista - spiegano dalla casa generalizia dei Legionari a Roma - è un'ottima scelta perchè riunisce in una persona una grande cultura teologica e canonica, l'esperienza e la profondità spirituale di un religioso esemplare. Sarà un aiuto molto valido per noi''.

La Stampa, Zenit