domenica 5 settembre 2010

Il Papa: la fiducia e l'autentica amicizia con Gesù da ad un giovane ciò che ha bisogno nella vita, là dove si esalta l'incertezza e la mobilità

A dispetto di una “cultura indecisa sui valori di fondo”, il Papa lancia ai giovani una proposta che definisce lui stesso “controcorrente”. Benedetto XVI, rientrato a Castel Gandolfo dopo la visita a Carpineto Romano, ha scelto di dedicare la riflessione all’Angelus al Messaggio per la XXVI Giornata Mondiale della Gioventù, che avrà luogo a Madrid tra poco meno di un anno. Ha iniziato la sua riflessione scusandosi per il lieve ritardo. “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”: è questa l’espressione dell’apostolo Paolo nella Lettera ai Colossesi che Benedetto XVI sceglie per i giovani. Ed è il Papa stesso a chiedersi: "Chi, infatti, oggi propone ai giovani di essere "radicati" e "saldi"? Piuttosto si esalta l’incertezza, la mobilità, la volubilità… tutti aspetti che riflettono una cultura indecisa riguardo ai valori di fondo, ai principi in base ai quali orientare e regolare la propria vita". Il Papa è poi sembrato porsi nei panni dei giovani: “In realtà, io stesso, per la mia esperienza e per i contatti che ho con i giovani, so bene che ogni generazione, anzi, ogni singola persona è chiamata a fare nuovamente il percorso di scoperta del senso della vita”. Per questo, ha spiegato, ha scelto l’immagine dell’albero: “Il giovane, infatti, è come un albero in crescita: per svilupparsi bene ha bisogno di radici profonde, che, in caso di tempeste di vento, lo tengano ben piantato al suolo.” Benedetto XVI parla anche di “valide fondamenta” perché una casa sia sicura. E indica ai giovani le fondamenta per eccellenza: “La piena maturità della persona, la sua stabilità interiore, hanno il fondamento nella relazione con Dio, relazione che passa attraverso l’incontro con Gesù Cristo”. “Un rapporto di profonda fiducia, di autentica amicizia con Gesù – afferma il Papa - è in grado di dare ad un giovane ciò di cui ha più bisogno per affrontare bene la vita: serenità e luce interiore, attitudine a pensare positivamente, larghezza d’animo verso gli altri, disponibilità a pagare di persona per il bene, la giustizia e la verità”. “Se nessun uomo è un’isola, - aggiunge il Papa - tanto meno lo è il cristiano, che scopre nella Chiesa la bellezza della fede condivisa e testimoniata insieme agli altri nella fraternità e nel servizio della carità”.
Poi i saluti nelle varie lingue: in francese un pensiero all’inizio delle attività scolastiche e all’importanza della conoscenza di Dio. In inglese un riferimento alla Messa celebrata in mattinata a Carpineto con l’augurio che il Magistero di Papa Leone XIII continui a ispirare una società fondata sugli insegnamenti di Cristo. In spagnolo il richiamo alla prossima GMG a Madrid. In polacco, l’invito a riflettere sul messaggio scelto per la GMG. Infine un saluto ai pellegrini di lingua italiana, in particolare il gruppo di cresimandi di Santorso di Schio. “Un saluto speciale alla comunità di Castel Gandolfo, che oggi celebra la festa del patrono San Sebastiano”.


Radio Vaticana