domenica 5 settembre 2010

Padre Lombardi: la Santa Sede segue con partecipazione la vicenda di Sakineh. L'intervento non in forma pubblica ma per vie diplomatiche

"Quando la Santa Sede è richiesta in modo appropriato perché intervenga su questioni umanitarie presso autorità di altri Paesi, come è avvenuto molte volte in passato, essa usa farlo non in forma pubblica, ma attraverso i propri canali diplomatici". E' quanto afferma il direttore della Sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, rispondendo alle domande dei giornalisti sulla vicenda di Sakineh (foto), la donna iraniana di 43 anni condannata alla lapidazione perché ritenuta colpevole di adulterio e complicità nell'omicidio del marito. "La Santa Sede segue la vicenda con attenzione e partecipazione. La posizione della Chiesa, contraria alla pena di morte, è nota e la lapidazione è una sua forma particolarmente brutale", ha detto padre Lombardi. Il figlio della donna, Sajjad Ghaderzadeh, ha rivolto un'appello al Papa: "Esorto il capo della Chiesa, Papa Benedetto XVI a intervenire per salvare la vita di mia madre, per fermare le atrocità ingiustificate cui è sottoposta".

Apcom, Il Messaggero.it