Marco Pappalardo, Avvenire
martedì 28 settembre 2010
Il Papa a Palermo. Arriva Benedetto XVI e la Sicilia si fa giovane. L'incontro in Piazza Politeama carico di aspettative e pronto a dare frutti
Piazza Politeama di Palermo sarà invasa nel pomeriggio di domenica da più di 30mila ragazzi, quanti sono attesi da tutta l’isola, per l'incontro con Benedetto XVI, in visita pastorale nel capoluogo siciliano. Dalle 16 inizierà l’attesa con l’animazione e la preghiera a cura dei diversi gruppi. Il Papa arriverà alle 18 dopo l’incontro in cattedrale. "Il programma – dice don Rosario Dispenza, incaricato regionale della Pastorale giovanile – prevede il saluto di Mario Russotto, vescovo di Caltanissetta e delegato per la Pastorale giovanile e familiare, poi quelli di un liceale e di un universitario; al Santo Padre saranno donati tre libri delle diocesi su tematiche giovanili e familiari, tra cui uno dal titolo "Isolabella" che riporta le storie di giovani siciliani che hanno vissuto in pienezza la fede". L’incontro si concluderà alle 18.45. Cosa staranno pensando i giovani siciliani a pochi giorni dalla visita del Papa? Quali le loro attese? E com’è stata la preparazione nelle comunità all’attesissimo incontro del Papa con i giovani domenica pomeriggio? Chi conosce i loro desideri, i sogni e i progetti sono gli incaricati di Pastorale giovanile. Rossana Petrillo da Siracusa parla di "un rinnovato slancio dei giovani per vivificare la nostra terra seminando amore dove c’è ingiustizia, disoccupazione, sfruttamento, rassegnazione". Da mesi a Patti c’è fermento con incontri mensili sul tema della fede illuminata dalla Parola. "Siamo consapevoli dell’importanza di questo incontro – afferma don Giuseppe Di Martino – perché le parole del Papa saranno indirizzate ai giovani che hanno in mano il futuro di questa terra dalle tante contraddizioni e problemi, ma anche dalle infinite risorse di bene. Egli risponderà alle domande del loro cuore e darà uno stimolo nel compito arduo ma affascinante di conformare a Cristo la vita nella quotidianità". Nella diocesi di Messina ogni momento di incontro è stato caratterizzato dall’annuncio della visita: "È chiaro – dice don Dario Mostaccio – che l’arrivo del Papa ci entusiasma poiché attendiamo che ci sia rivolta una parola 'forte', incoraggiante, che ci risvegli dal torpore che a volte viviamo, per la difficile condizione sociale che influisce sul morale dei giovani che scappano dalla nostra terra. Vorremmo che facesse sentire la sua voce alle istituzioni, perché pensino seriamente al futuro dei nostri giovani". La visita del Papa è vista da molti come un dono in sé, latore di altri doni. Così per Giovanni Rinzivillo di Acireale: "Mi aspetto il dono del discernimento, della pazienza e della speranza. Discernimento utile ai ragazzi per capire qual è la via più giusta da seguire per la propria vita, pazienza che si lega anche alla perseveranza e al sacrificio di lottare per i valori e le idee in cui si crede, speranza di poter progettare un futuro migliore e una società più a misura d’uomo". Una visione progettuale che si ritrova anche nelle parole di don Alessandro Screpis di Nicosia: "Speriamo che il Santo Padre risvegli il desiderio di incontrarci con Cristo risorto in un tempo in cui la speranza sembra spegnersi per i tanti problemi, perché i giovani possano diventare apostoli per i loro coetanei nelle missioni popolari che partiranno in diocesi nel 2011". Ovunque la preparazione spirituale è stata ben curata, e allo stesso modo sarà il 'dopo'. "La diocesi di Noto – spiega don Maurizio Novello – costruirà il cammino pastorale di quest’anno proprio sulle parole del Papa, sperando che la sua presenza susciti un amore più profondo per la Chiesa da parte dei giovani spesso lontani o in disaccordo con essa". Da Catania arrivano già i primi frutti: sono quelli nati dalla collaborazione della Pastorale familiare e giovanile in vista dell’incontro. "I giovani – afferma Giacomo Scuto – hanno bisogno di non sentirsi soli nella Chiesa, e di non essere tacciati di bigottismo al di fuori: così sarà bello vivere insieme la festa di domenica, una festa illuminata dallo Spirito che renda ancor più familiare e amico il volto di Benedetto XVI". Entusiasmo, gioia, voglia di mettersi in gioco sono le attese dei giovani di Caltanissetta dopo un anno di cammino che, sottolinea Gaia Randazzo, "porteremo al Papa con i nostri sogni, le idee e le speranze". Il tema della speranza e di un futuro diverso è messo in luce da don Rosario Francolino di Palermo, perché in Sicilia le nuove generazioni siano aiutate dalla Chiesa a guardare il quotidiano con coraggio e in modo nuovo. "Ci risvegli e ci stimoli la visita del Pontefice – auspica don Filippo Cataldo di Trapani – come un padre che incoraggia i figli: figli che sono felici di incontrarlo e di vedere la bellezza dell’unità della Chiesa in Cristo".