Giannino della Frattina, Il Giornale
domenica 26 settembre 2010
VII Incontro Mondiale delle Famiglie. La Messa conclusiva presieduta dal Papa sulla spianata di Rho-Pero, l'area in cui si terrà l'Expo 2015
La Messa del Papa sulle aree dell’Expo. Le oltre 500mila persone attese per il VII Incontro Mondiale della Famiglie, potranno assistere alla celebrazione eucaristica conclusiva presieduta da Benedetto XVI sull’enorme spianata di Rho-Pero (un milione di metri quadrati) dove nel 2015 si terranno i sei mesi della grande esposizione universale. L’appuntamento è un po’ lontano nel tempo, quattro giornate messe in calendario tra fine maggio e inizio giugno 2012, ma i preparativi sono cominciati. La notizia arriva dalla Curia, la conferma dai vertici della società che organizzerà il grande evento planetario. "La collaborazione che si prospetta con Expo - le parole di mons. Erminio De Scalzi, delegato del card. Dionigi Tettamanzi per l’organizzazione dell’evento - è un positivo segnale che concretizza il desiderio dell’arcivescovo di realizzare con la città, le istituzioni e le forze economiche e sociali un percorso comune, ciascuno secondo le proprie specificità e competenze, verso l’Incontro mondiale delle famiglie, i 1700 anni dall’Editto di Milano nel 2013 ed Expo. Così facendo ciascuno può collaborare per costruire una città aperta all’accoglienza, rinnovando una tradizione che sempre è una delle principali caratteristiche della città". Immediata la conferma dell’amministratore delegato di Expo Giuseppe Sala. "Ho avuto modo di lavorare con mons. De Scalzi sull’ipotesi di utilizzare l’area per lo straordinario evento. Nulla è deciso anche perché sarà opportuno e necessario un ampio coinvolgimento istituzionale". Messaggio per Palazzo Marino da dove si attende l’adesione del sindaco Letizia Moratti. "Sono convinto - conclude ottimista Sala - che la nostra proposta sarà accettata". Un’occasione da non perdere. "La centralità di Milano si vede proprio nei momenti in cui tutte le forze si concentrano su grandi e nobili obiettivi". Ma le parole di Sala si possono leggere anche in filigrana. Dato che il manager è noto per essere uno che parla poco, ma sempre a proposito. L’impegno preso con la Curia, e dunque con il Vaticano, rivela implicitamente che il rebus delle aree di Rho-Pero dove dovranno sorgere i padiglioni sta per essere sciolto. O, almeno, che Sala ha la fondata speranza che a breve se ne verrà a capo. Il 2012, infatti, è lontano. Ma non così lontano per potersi prendere un impegno di questa portata senza avere la ragionevole certezza di poterlo assolvere. Anche perché sulle aree probabilmente non serviranno particolari bonifiche, ma saranno comunque necessari lavori di preparazione per offrire al Pontefice una spianata in grado di accogliere più di mezzo milione di fedeli. Tutte opere preparatorie che dovranno comunque essere messe in campo al più presto per dare il via all’operazione Expo 2015, così come richiesto anche dal Bie che da Parigi sollecita il superamento degli ultimi ostacoli per poter dare il via libera al dossier di registrazione presentato da Milano già a primavera. Un primo collaudo anche per strade d’accesso e infrastrutture che saranno così testate da un grande meeting come quello dell'Incontro Mondiale delle Famiglie in passato ospitato a Rio de Janeiro, Città del Messico, Valencia e Roma. Un ritorno a Milano per Papa Ratzinger che in Duomo venne il 24 febbraio 2005 inviato da Giovanni Paolo II per tenere in Duomo l’omelia ai funerali di don Luigi Giussani. Era ancora cardinale. Ora, “Dio volendo” come direbbe lui, ci tornerà da Papa. Un altro Papa a Milano. Una benedizione straordinaria di cui l’Expo sembra avere davvero bisogno.