Vito Salinaro, Avvenire
sabato 25 settembre 2010
VII Incontro Mondiale delle Famiglie. Già in funzione la macchina organizzatrice dell’evento. Il perno sarà la fondazione 'Famiglie Milano 2012'
Una sede operativa vera e propria non è stata ancora inaugurata ma le scrivanie di don Luca Violoni e dei suoi più stretti collaboratori sono già insufficienti. Il sacerdote è il segretario generale della Fondazione "Famiglie Milano 2012", organismo che si occuperà degli eventi in preparazione all’Incontro mondiale del 2012. Lo studio dei comitati, i contatti per la logistica, la continua interazione con la Santa Sede, le nomine dei vari referenti: tutto sta a indicare che il lavoro per l’arcidiocesi di Milano è ufficialmente entrato nel vivo. La struttura che si sta mettendo in piedi risponderà a una 'cabina di regia' formata dai cardinali Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, e Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano. Poi, il primo referente della Chiesa di Milano sarà mons. Erminio De Scalzi, vescovo ausiliare e delegato arcivescovile per i grandi eventi degli anni 2012, 2013 (il 1700° anniversario dell’Editto di Costantino) e 2015 (l’Expo). Sono in corso di definizione i progetti e la scelta degli uomini che faranno parte dei comitati: il primo, teologico-pastorale, si occuperà soprattutto di istruire il materiale necessario alla preparazione del grande convegno del 2012, a partire dalle catechesi; il secondo è il comitato d’onore. Saranno presto operativi anche i sottocomitati con compiti celebrativi e di pianificazione. Enorme la mole di lavoro che attende gli organizzatori per quello che, per dimensioni, sarà il più grande evento ecclesiale della storia di Milano: i servizi, la logistica, l’accoglienza, la scelta dei luoghi, la sicurezza degli spazi degli appuntamenti di massa. Ma bisognerà anche, da subito, interagire con gli enti locali e le diocesi vicine: da tutti arrivano disponibilità a collaborare. "La prima scadenza alla quale lavoriamo – spiega don Violoni – è la definizione delle sedi di tutti gli appuntamenti; l’Incontro richiede un’attività senza soste. Inoltre occorre già impegnarsi pensando ai contenuti e preparando, così come richiesto dal Santo Padre, un cammino non solo ecclesiale ma anche culturale". Gli scogli da superare preoccupano poco don Violoni: "Inizia un’avventura – dice – di alto profilo che può e deve tradursi in speranza per noi e per la società e i cui frutti saranno visibili in tutto il mondo. Non sarà un evento fine a se stesso ma una sfida destinata a durare: ogni famiglia è chiamata a essere scuola di speranza". Sul sito ufficiale dell’evento, www.family2012.com, l’arcidiocesi di Milano ha già inserito strumenti per la riflessione e l’approfondimento. Tra questi anche tre libri in formato elettronico. Ai testi si accede dalla sezione 'strumenti' nella quale vi è anche una ricca photogallery. Altre sezioni illustrano la storia delle precedenti manifestazioni, i contenuti e il programma dell’edizione 2012, fino allo spazio 'contatti e stampa'. In home page, tra l’altro, è visibile il video in cui Benedetto XVI, lo scorso anno, annunciò in collegamento televisivo con Città del Messico la scelta di Milano quale sede del prossimo Incontro Mondiale. Sempre nella pagina di apertura è ben in rilievo anche il countdown dell’Incontro.