martedì 5 ottobre 2010

Giornata Mondiale della Gioventù 2011. La presentazione: vero laboratorio per la riscoperta della fede. Un evento 'spagnolo', sobrio e digitale

“Minoranza creativa, determinante per il futuro dell’umanità”. E’ il volto inedito dei giovani mostrato dalle Giornate Mondiali della Gioventù, un “fenomeno straordinario che, ormai da 25 anni, continua a stupire il mondo”. Ad affermarlo è stato il card. Stanislaw Rylko, presidente del Pontificio Consiglio per i Laici, presentando questa mattina la GMG di Madrid 2011. L’istituzione delle GMG, ha esordito il porporato, “ha dato il via ad un’avventura spirituale che ha coinvolto, in questi 25 anni, milioni di giovani di tutti i continenti” e che ha fatto riscoprire ai giovani la Chiesa come “madre e maestra” e il successore di Pietro come “guida sicura e amico di cui fidarsi”. “Per milioni di giovani - ha detto il card. Rylko – la GMG è diventata una specie di laboratorio della fede, il luogo della riscoperta di una fede e di una religiosità che non sono in contrasto con l’essere giovani”. “La storia delle GMG - ha detto il cardinale – è la storia della nascita di una nuova generazione di giovani: giovani del sì a Cristo, dell’adesione convinta alla Chiesa e al Papa”, ma anche di “una nuova generazione di operatori della pastorale giovanile, più sensibili ai veri bisogni dei giovani d’oggi”. Quanto ai preparativi per Madrid, “procedono in maniera intensa sia a livello pastorale sia nell’ambito organizzativo”.
“Madrid diventerà tra il 16 e il 21 agosto dell’anno venturo la capitale del mondo giovanile”, è stato l’esordio del card. Antonio Rouco Varela, arcivescovo del capoluogo spagnolo presidente della Conferenza Episcopale spagnola. Il cardinale ha dichiarato come la città di Madrid sia pronta ad accogliere i partecipanti provenienti da tutte le parti del mondo in un incontro che si preannuncia “un’autentica festa” e ricordato il clima di collaborazione instauratosi con le istituzioni pubbliche spagnole, in particolar modo il governo iberico che ha descritto la GMG come “evento di eccezionale interesse pubblico”. “Per la prima volta la Giornata Mondiale si svolgerà in un Paese che ha già organizzato un simile evento – ha poi sottolineato l’arcivescovo madrileno – infatti nel 1989 la città di Santiago de Compostela ha ispirato quello che è diventato il modello delle Giornate Mondiali della Gioventù, acquisendone le caratteristiche conservate fino ad oggi: catechesi, preghiera e celebrazione ecauristica”. “Aiutare i giovani in genere, ma in particolare i giovani europei, a vincere il relativismo”, e la “confusione” che crea nella loro vita. E’ questo il “punto di forza” della GMG di Madrid 2011. “La Giornata Mondiale della Gioventù – ha ricordato il cardinale – ha un carattere mondiale, ma si svolge sempre in un determinato continente. La GMG di Madrid interpella in modo speciale la gioventù del Vecchio Continente, pur mantenendo il suo carattere mondiale”. La “linea maestra” su cui si colloca l’appuntamento dell’agosto prossimo, secondo il card. Rouco Varela, è l’impegno a fronteggiare e contrastare quella “dittatura del relativismo” denunciata a più riprese da Papa Benedetto XVI, per “aiutare i giovani in genere ma in particolare i giovani europei, a superare, a vincere questo grande malessere, quella confusione che è mancanza di punti fermi, i valori veri, di cui i giovani di oggi risentono”. “E la risposta alle loro domande, naturalmente, è Cristo”, ha concluso l’arcivescovo di Madrid.
“Voler eliminare ogni riferimento visibile a Dio, volerlo escludere dalla vita pubblica e rinchiuderlo nella sfera del puramente privato” costituisce “un progetto irresponsabile”, ha detto mons. Josef Clemens, segretario del Pontificio Consiglio per i Laici. Soffermandosi sul messaggio di Benedetto XVI per l’importante appuntamento del prossimo agosto, il relatore ha fatto notare come i “riferimenti biografici” del Papa, ad esempio alla situazione politica della Germania della sua gioventù, “sono trasferibili alla situazione dei giovani di oggi, che, pur in diversa modalità, fanno esperienza dell’essere ‘rinchiusi’, in un mondo in cui spesso prevalgono il consumismo e le relazioni personali d’interesse”. Nelle parole il Papa, inoltre, per mons. Clemens “si riflette l’esperienza di tanti giovani che sanno bene che le grandi decisioni, spesso sofferte, devono essere poi riconquistate e difese. Conosciamo tutti la difficoltà diffusa del nostro tempo di prendere e rimanere fedeli alle grandi decisioni, di legarsi per la durata di tutta una vita. E in questo contesto il Papa indica le virtù e gli atteggiamenti della fedeltà e della coerenza, della disponibilità e del servizio, come presupposti indispensabili per una vita autentica”.
“Un evento organizzato per i giovani”, all’insegna della “festa” ma “lontano da ogni forma di spettacolarizzazione”. Così mons. César Franco Martinez, vescovo ausiliare e coordinatore generale della Giornata Mondiale di Madrid, ha definito la GMG. Rispondendo alle domande dei giornalisti il relatore ha spiegato che la scelta dell’ “austerità” è soprattutto da intendersi come “risposta alla crisi finanziaria che sta colpendo gran parte dell’Europa”. Tutto ciò consentirà comunque alla GMG di essere “un incontro di festa della cultura, dell’arte e della vita”. “La Giornata si svolgerà in un particolare e favorevole momento sotto il profilo turistico”, ha spiegato mons. Martinez. “Il messaggio spirituale che verrà inviato a tutto il mondo - ha aggiunto il vescovo spagnolo – culminerà nella Veglia e nella Messa con Benedetto XVI nella zona della città di Cuatro Vientos dove ha loco l’aeroporto militare che ospiterà migliaia di ragazzi, compresi i giovani italiani che aspettiamo con gioia”. “La fase finale della Giornata Mondiale madrilena sarà il momento più importante poiché metterà alla prova la macchina organizzativa spagnola”, ha poi concluso mons. Martinez. Tra i “numeri” dell’evento, presentati da mons. Martínez, spiccano quello dei 350 presuli che terranno le catechesi preparatorie, delle 100mila famiglie che apriranno le loro porte ai pellegrini, o i 10 euro del “Fondo di solidarietà” richiesto a chi si iscrive e che finanzierà la partecipazione di gruppi provenienti in particolare da Paesi in via di sviluppo. Nessun contributo di denaro pubblico è stato chiesto per l’organizzazione, anche se il governo ha disposto tutta una serie di corsie preferenziali per garantire il buon funzionamento logistico della GMG. Compresi degli speciali permessi per consentire l’ingresso in Spagna a tutti quei gruppi di giovani provenienti dai Paesi di immigrazione, ovvero dall'America Latina e dall'Africa. Tutto il programma, ha precisato mons. Martínez, sarà intriso di cultura locale: “La Giornata vuole essere, e così deve essere, secondo l’orientamento del Pontificio Consiglio dei Laici, ‘spagnola’. E’ radicata nella cultura e nella storia millenaria della Chiesa di Spagna, che non si intende se non nel Vangelo di Cristo e pertanto avrà questo tocco spagnolo, che apparirà chiaramente nella Via Crucis, perché abbiamo chiesto sculture del patrimonio storico e artistico spagnolo, le migliori sculture che vengono portate in processione durante la Settimana Santa spagnola. Sarà spagnola anche perché la sera e la notte si approfitterà per incontri ludici e festosi con i giovani”.
Il costo dell’iscrizione, è stato spiegato ancora, è stato diminuito del 20% rispetto alla GMG di Sydney, con l’obiettivo di arrivare a un costo finale inferiore ai 54 milioni di euro spesi nel 2008. E ancora, ha aggiunto Maria de Jareguizar, direttore del Compartimento di comunicazione della GMG: “Sarà una Giornata Mondiale della Gioventù basata su Internet, che è il luogo dove ora si incontrano i giovani. Tutte le informazioni e tutto il materiale promozionale si può incontrare nella pagina ufficiale, nell’interazione delle reti sociali, come anche i video su Youtube. Sono più di 200mila i giovani che già ci ‘ammirano’, come si dice fra i giovani. Le reti sociali ammirano la Giornata Mondiale della Gioventù e ci permettono di stare su Facebook, dando la testimonianza di amici, giovani e familiari, dando la loro testimonianza di fede”.

SIR, Radio Vaticana