sabato 2 ottobre 2010

Il Papa a Palermo. La croce, il pannello, il calice, il simulacro nell’altare della Messa al Foro Italico. Il dono della Sicilia a Benedetto XVI

Oggetti d’arte carichi di storia per la Celebrazione Eucaristica di domani al Foro Italico presieduta da Benedetto XVI. Innanzi tutto la Croce all’Altare. E’ la Croce dipinta del Maestro del Polittico di Trapani della chiesa di Santo Spirito, in legno intagliato e dipinto solo sul recto. Risale al XV secolo. Il pannello marmoreo policromo utilizzato per il decoro dell’ambone, invece, è un esemplare tipico della tecnica dell’intarsio marmoreo palermitano e della Sicilia occidentale, detta di “marmi mischi”. Risale al terzo quarto del XVII secolo. Lo splendido calice che sarà fra le mani del Santo Padre, tutto dorato, adorno di gemme e smalti, si pone come fondamentale testimonianza della produzione isolana di opere ornate di smalti. E’ uno dei più significativi esempi della produzione isolana del settore nella prima metà del XVII secolo. E infine, posta accanto all’altare papale vi sarà il simulacro argenteo dell’Immacolata, proveniente dal convento dei Padri Mercedari ai Cartari. Fu acquistata dall’arcivescovo Michelangelo Celesia nel 1882. Sulle lamine si riscontra il marchio del console della maestranza degli argentieri di Palermo, Salvatore Mercurio, che appose il suo punzone di qualità nel 1767, e quello dell’argentiere Vincenzo Damiano. L’aureola con le dodici stelle e la corona del simulacro sono più tarde.
Sarà donata al Santo Padre una statua in argento raffigurante l'Immacolata (foto). In Sicilia la devozione mariana, della "Bedda Matri", è particolarmente sentita. I palermitani già quattro secoli fa giuravano di difendere fino all'effusione di sangue la verità del Suo Immacolato Concepimento. Ai piedi dell'opera, alta 75 cm, cesellata a mano dall'Argentiere palermitano Antonino Amato, sono riprodotti gli stemmi di Benedetto XVI e dell'arcidiocesi di Palermo.

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