mercoledì 20 ottobre 2010

La regola di Benedetto XVI dell'arcivescovo residenziale emerito non ancora ottantenne decisiva per la scelta dei nuovi porporati

Nella scelta delle 24 nuove porpore, Papa Benedetto XVI sembra essersi attenuto molto rigidamente alla regola non-scritta per cui gli arcivescovi di città che normalmente comportano la nomina a cardinale, aspettino che il loro predecessore superi gli 80 anni e non possa quindi votare in conclave. E' il caso, ad esempio, dell'arcivescovo di Firenze, mons. Giuseppe Betori, ex-braccio destro del card. Ruini alla guida della CEI il suo predecessore nel capoluogo toscano, il card. Ennio Antonelli, ha 73 anni, nonostante sia presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia. Il discorso vale anche per il neoarcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, il cui predecessore Severino Poletto ha meno di 80 anni, e per molti non italiani: dall'arcivescovo di New York Timothy Dolan a quello di Baltimora Edwin O'Brien, da quello di Westminster Vincent Nichols, a quello di Praga Dominic Duka fino a quello di Bruxelles, Andre'-Jospeh Leonard. Altre arcidiocesi in passato associate alla porpora che dovranno aspettare un altro giro sono quelle di Utrecht (mons. Eijk), di Toledo (mons. Rodriguez Plaza) e di Siviglia (mons. Pelegrina) in Europa, e di Rio de Janeiro (mons. Tempesta) e Montevido in Uruguay (mons. Fanizzi), Asuncion in Paraguay (mons. Verga) in Sud America, di Yangon in Myanmar (mons.Maung Bo) e Tokyo in Giappone (mons. Okada) in Asia, di Yaoundè in Camerun (mons. Tonyè Bakot) e Kampala in Uganda (mons. Lwanga) in Africa. Esclusi anche numerosi presidenti di Pontifici Consigli: in primis, perchè la sua nomina era attesa da molti, mons. Rino Fisichella, presidente della neo Promozione della Nuova Evangelizzazione. Ma nella sua stessa situazione ci sono mons. Zygmunt Zimowski, presidente della Pastorale della salute, mons. Claudio Maria Celli, presidente delle Comunicazioni Sociali, mons. Antonio Maria Vegliò, presidente della Pastorale per i migranti, mons. Francesco Coccopalmerio, presidente dei testi legislativi.

Asca