giovedì 14 ottobre 2010

Mercoledì prossimo l'annuncio del Concistoro per i nuovi cardinali. Nove italiani tra gli elettori. La 'tentazione' musicale di Benedetto XVI

Si avvicina il giorno in cui il Papa annuncerà la convocazione di un Concistoro ordinario, e cioè l’appuntamento nel quale creare nuovi cardinali. L’annuncio dovrebbe essere dato mercoledì prossimo durante l'Udienza generale e la data dovrebbe essere sabato 20 novembre. Secondo indiscrezioni oltre alla ventina di cardinali elettori, con meno di ottant’anni, verranno creati altri tre ultraottantenni che resteranno fuori, qualora se ne presentasse l’occasione, dal conclave. Anche se i nomi di questi tre restano tutti da confermare, il Papa e il segretario di stato vaticano Tarcisio Bertone in qualsiasi momento hanno la facoltà di decidere chi nominare e quando, pare siano fondate le candidature di Domenico Bartolucci, Elio Sgreccia e Walter Brandmüller. Bartolucci, già direttore della Cappella Sistina dal 1956, venne messo da parte nel 1997 nonostante la nomina di Pio XII fosse “ad vitam”. La cacciata non piacque all’allora card. Ratzinger che oggi, portandolo al cardinalato, restituirebbe al musicista “figlio spirituale” di Giovanni Pierluigi da Palestrina, parte del torto subito. Sgreccia e Brandmüller hanno servito per anni il Papa nella curia romana. Il primo, teologo e bioeticista, ha guidato la Pontificia Accademia per la Vita. Il secondo, bavarese come il Papa, è stato presidente del Pontificio Comitato di Scienze Storiche. Tra i nuovi cardinali elettori nove dovrebbero essere italiani: il pro Patrono del Sovrano Ordine di Malta Paolo Sardi, il Penitenziere maggiore Fortunato Baldelli, l’arciprete della Basilica di San Paolo Fuori le Mura Francesco Monterisi, il “ministro della Cultura” Gianfranco Ravasi, il presidente della Prefettura degli Affari Economici della Santa sede Velasio De Polis, il prefetto delle Cause dei Santi Angelo Amato, il prefetto del Clero Mauro Piacenza, l’arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori e l’arcivescovo di Palermo Paolo Romeo.
Tra gli stranieri una decina riceveranno la berretta rossa: gli arcivescovi di Washington Donald William Wuerl, di Kinshasa Laurent Monsengwo Pasinya, di Colombo Malcolm Ranjith Patabendige Don, di Varsavia Kazimierz Nycz, di Monaco Reinhard Marx e i capi dicasteri vaticani Raymond Leo Burke, prefetto della Segnatura apostolica, e Kurt Koch, presidente dell’Unità dei cristiani. E’ in questo Concistoro che sembra venga applicata la regola che vuole non si conceda la berretta a un ordinario di una diocesi in cui è presente un cardinale emerito con meno di ottant’anni. Se così fosse resteranno fuori i vescovi di Malines-Bruxelles, Praga, New York, Rio de Janeiro, Bogotà e Torino.


Paolo Rodari, Il Foglio