mercoledì 3 novembre 2010

Opera omnia di Joseph Ratzinger. “Annunciatori della Parola e Servitori della vostra Gioia”, il XII volume su teologia e spiritualità dell'Ordine

Un’opera che “potrà essere consultata con profitto non solo come analisi del fondamento teologico-scientifico del sacramento dell’Ordine, ma servirà parimenti all’interiorizzazione della vocazione sacerdotale e come stimolo per esercizi spirituali, e quale annuncio di questo glorioso ministero”. Così mons. Gerhard Ludwig Müller, vescovo di Regensburg, membro del Pontificio Consiglio della Cultura e curatore dell’Opera omnia di Joseph Ratzinger, ha definito il XII volume dell’Opera Omnia del Papa, il quarto che viene pubblicato in lingua tedesca, presentandolo questa mattina ai giornalisti. Intitolato “Annunciatori della Parola e Servitori della vostra Gioia”, il volume è dedicato alla teologia e alla spiritualità del sacramento dell’Ordine. “Gli studi scientifici, le meditazioni e le prediche concernenti il ministero del vescovo, del presbitero/sacerdote e del diacono – ha spiegato il relatore – ricoprono un arco di quasi mezzo secolo, a partire dai primi testi che precedettero di alcuni anni l’apertura del Concilio Vaticano II”. Nella sezione A del volume, intitolata “Teologia e sacramento dell’Ordine”, Joseph Ratzinger “analizza le cause” della “crisi d’identità del sacerdozio cattolico” scoppiata dopo il Concilio, e ne “illustra positivamente il fondamento biblico e il coerente sviluppo storico-dogmatico del sacramento dell’Ordine”. Nella sezione B, intitolata “Servitori della vostra Gioia”, il lettore troverà “una raccolta di meditazioni sulla spiritualità sacerdotale, già pubblicata in precedenza come opera singola con il medesimo titolo”. La sezione C, infine, raccoglie diverse prediche tenute in occasioni di consacrazioni sacerdotali e di diaconi, prime Messe e Giubilei. "Non si tratta tanto di lirica religiosa – ha precisato mons. Müller – quanto della riscoperta delle sorgenti spirituali alle quali ogni sacerdote quotidianamente attinge per essere un buon operaio del Signore e un entusiastico servitore della Buona Novella di Cristo”, ha affermato mons, Müller, “un pastore che non pasce se stesso, ma che come Cristo, il sommo Pastore, sacrifica la propria vita per il gregge di Dio”. “Se si trascura la relazione simbolica inerente al sacramento, il celibato sacerdotale scade a mero relitto di un passato ostile al corpo, ed è individuato ed osteggiato come unica causa della carenza di sacerdoti”. “La crisi del sacerdozio che ha colpito l’Occidente negli ultimi decenni – ha osservato il relatore – è anche il risultato di un fondamentale disorientamento del cristiano di fronte a una filosofia che trasferisce l’intimo significato e l’obiettivo ultimo della storia e di ogni esistenza umana in una dimensione mondana, sbarrandogli l’orizzonte trascendente”. In questo contesto, solo “riporre ogni aspettativa in Dio e fondare l'intera esistenza su Colui che in Cristo ci ha dato tutto” può essere “la logica di una scelta di vita che si pone con assoluta dedizione al seguito di Gesù e partecipa alla sua missione di Redentore del mondo”. Non vanno, però, trascurati “altri fattori di natura interna alla Chiesa”: Joseph Ratzinger, “come mostrano i suoi primi interventi, aveva acutamente presagito le scosse che con impeto sempre crescente preannunciavano il terremoto”. “La vera essenza del sacerdozio sacramentale consiste nel fatto che il vescovo e il presbitero sono servitori della Parola, che espletano il servizio della riconciliazione e la cura pastorale del gregge di Dio loro affidato. Nella misura in cui essi assolvono al mandato di Cristo, attraverso i loro atti e parole Cristo stesso diviene presente”. La prossima uscita dell’Opera omnia in lingua tedesca, ha annunciato il curatore ai giornalisti, sarà un volume che raccoglie tutti i testi di Joseph Ratzinger relativi al Concilio Vaticano II, in occasione del 50° anniversario, che cade nel 2012.

SIR, Zenit