Affiancato da due giovanissimi dell'Azione Cattolica di Roma, un ragazzo e una ragazza affacciati con lui dalla finestra dello studio pontificio, Benedetto XVI ha salutato i giovani romani giunti in Piazza San Pietro con la tradizionale ''Carovana della Pace''. ''Sono lieto di rivolgere un caloroso saluto ai ragazzi e alle ragazze dell'Azione Cattolica della Diocesi di Roma, guidati dal cardinale Vicario Agostino Vallini'', ha detto il Papa. ''Cari ragazzi, anche quest'anno siete venuti numerosi, al termine della vostra 'Carovana della Pace'', il cui motto era: 'Contiamo sulla Pace!'''. Il Pontefice ha dato quindi la parola alla bambina che ha letto un messaggio di pace. ''Caro Papa, anche quest'anno ti siamo venuti a trovare insieme ai nostri educatori, ai nostri genitori e a tutta l'Azione Cattolica della diocesi di Roma, svegliandoci presto per gridare a tutta la città che noi 'Contiamo sulla pace''': così iniziava il messaggio letto dalla ragazzina romana. ''Ci contiamo - ha proseguito - perchè sappiamo che la Pace è lo strumento migliore per costruire il nostro futuro''. ''Ultimamente - ha letto ancora la ragazza -, abbiamo ascoltato tante brutte notizie. Troppe persone decidono di usare la violenza per imporre le proprie idee politiche e religiose''. ''Tutte le volte che litighiamo con i compagni - è ancora il testo del messaggio -, i grandi ci dicono sempre che dobbiamo fare la pace, che dobbiamo parlare tra di noi e andare d'accordo. E noi oggi vorremmo dire la stessa cosa a tutti: dobbiamo volerci bene come fratelli, a qualsiasi religione o cultura apparteniamo". Il messaggio dei giovani dell'Acr ha ricordato poi l'appena conclusa Settimana di preghiera per l'Unità dei cristiani, con iniziative di solidarietà attuate anche dai ragazzi, e l'avvicinarsi della cerimonia di beatificazione di Giovanni Paolo II, il 1° maggio. ''Ti promettiamo che saremo tutti qui insieme a te, a fare festa'', è stato l'impegno annunciato dai ragazzi, concludendo con ''Ti vogliamo tanto bene!''. Poi con il Papa e l'altro bambino hanno liberato due colombe bianche, simbolo di pace. E queste, come era accaduto anche gli altri anni, non hanno voluto allontanarsi subito: una volta liberate dal Pontefice infatti sono rientrate nello studio dell'appartamento privato, per essere poi di nuovo fatte librare in volo dai ragazzi, mentre Papa Ratzinger osservava divertito.