Un testo “in linea di approfondimento con quelli degli ultimi anni”. Così mons. Claudio Maria Celli, presidente del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali, ha presentato questa mattina nella Sala stampa vaticana, il messaggio del Papa per la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2011 sul tema: “Verità, annuncio e autenticità di vita nell’era digitale”. “Il messaggio di quest’anno – ha spiegato mons. Celli – prende le mosse da un fatto oggi sempre più evidente: è in atto una vera e vasta trasformazione culturale perché le nuove tecnologie non solo stanno cambiando il modo di comunicare ma la comunicazione in se stessa”. Nel testo, ha aggiunto il prelato, “viene sottolineata nuovamente la positività di quanto sta succedendo nel campo della comunicazione. Il Papa parla di ‘stupore’ di fronte alle ‘straordinarie potenzialità’ della rete Internet”. In modo particolare, ha notato mons. Celli, “tratteggiando la tematica originata dai social network si ricorda che si favorisce il sorgere di nuove relazioni interpersonali: situazione che pone in rilievo la questione della correttezza del proprio agire nonché l’autenticità del proprio essere”. Nel messaggio, ha notato il presidente del dicastero vaticano, “il Papa mette in collegamento tre aspetti umani importanti della vita odierna: la comunicazione digitale, l’immagine di sé e la coerenza di vita. Le dinamiche comunicative nel mondo digitale suscitano nuovi modi di costruire la propria identità, ed è qui che avviene la chiamata del Santo Padre alla coerenza, all’autenticità”. Benedetto XVI, ha notato tra l’altro mons. Celli, “sottolinea la nostra profonda responsabilità personale, sia nella costruzione del nostro ‘io’, sia nei confronti degli altri”. Nel testo, ha spiegato ancora l’arcivescovo, “si parla di uno ‘stile cristiano’ di presenza: è ciò che dà significato al titolo stesso del Messaggio, nel senso che la testimonianza di operatori cattolici non può esaurirsi nella semplice trattazione di temi religiosi, ma è chiamata a manifestarsi sul piano della concreta testimonianza personale”. Al riguardo mons. Celli ha ricordato che “la coerenza di vita con il Vangelo è essa stessa una forma di annuncio; una comunicazione esplicita che rende credibile l’annuncio. Più che mai – ha concluso – l’esigenza di far conoscere il Vangelo nella sua integrità deve manifestarsi come un ‘segno’ distintivo dell’era digitale”. Uno stile, ha soggiunto, che sta cercando di portare avanti anche il dicastero per le Comunicazioni Sociali. Mons. Celli e padre Federico Lombardi hanno quindi spiegato che, pur non avvalendosi di internet, il Papa segue con grande interesse e ammirazione gli sviluppi tecnologici della comunicazione. Se, dunque, Benedetto XVI scrive i suoi discorsi con la penna, come è stato ricordato, è al contempo ben consapevole dell’importanza di strumenti quali YouTube, come ha spiegato padre Lombardi: “Quando abbiamo proposto il canale su Youtube, per cui sarebbe venuta fuori la notizia ‘Il Papa su Youtube’, abbiamo dato una bella scheda che spiegava molto bene di che cosa si trattava e lui ha messo il suo ‘BXVI’ - la sua sigla quando dice che una cosa va bene - dicendo di andare avanti e che era perfettamente d’accordo”. Durante la conferenza stampa, è stato evidenziato che in occasione della Beatificazione di Papa Wojtyla si renderà ancora più stretta la collaborazione tra Sala Stampa e Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali. Quindi, l’arcivescovo Celli si è soffermato sulla nascita di un Portale di notizie vaticane, con una spiccata dimensione multimediale: “Multimediale perché innegabilmente farà riferimento anche alle trasmissioni della Radio Vaticana e a tutto il servizio particolarmente prezioso del Centro Televisivo Vaticano. Vi confesso, ho un desiderio: essere operativi per Pasqua. Una cosa è certa, vi stiamo lavorando intensamente!”. Inizialmente sarà in italiano e in inglese; successivamente, in tutte le altre lingue più diffuse. Da ultimo, padre Lombardi ha annunciato ai giornalisti che il 10 febbraio prossimo verrà inaugurata, ai Musei Vaticani, una mostra per gli 80 anni della Radio Vaticana.