giovedì 17 febbraio 2011

Anno Paolino. Il bilancio: evento di grazia che ha evidenziato l'attualità dell'Apostolo delle genti per la missione evangelizzatrice della Chiesa

Un anno di grazia, indimenticabile: sono stati il card. Andrea Cordero Lanza di Montezemolo e il card. Francesco Monterisi, arciprete emerito ed arciprete attuale della Basilica Papale di San Paolo, a presentare questa mattina nella Sala Stampa della Santa Sede il bilancio sull'Anno giubilare e il volume “L’Anno Paolino”, a cura di Graziano Motta, edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Presente all’incontro anche l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. “Estremamente preciso, ricco ma non trionfalistico”: un libro “L’Anno Paolino”, ha spiegato il card. Cordero Lanza di Montezemolo, dedicato alla memoria di “un evento storico”, celebrato per la prima volta dalla Chiesa, tra il giugno 2008 e il giugno 2009. Ha ricordato il porporato, primo arciprete della Basilica di San Paolo, nominato nel 2005 da Benedetto XVI, l’entusiasmo del Papa per l’avvio dell’Anno Paolino: "Mi ha detto: ‘San Paolo è una delle ricchezze principali, come fonte della nostra fede, ma è poco conosciuto, o mal conosciuto, e male interpretato’. E’ un’occasione e anzi abbiamo – ha detto – due motivi per fare questo. Il primo motivo era questa ricchezza di significati. Io pensavo tra me: quale sarà il secondo motivo? E lui mi ha detto: ‘Tutto quello che facciamo, non facciamolo da soli, ma facciamolo con i nostri fratelli cristiani, fratelli separati’”. Un anno di innumerevoli eventi, a Roma e nel mondo, ha aggiunto il porporato, che Graziano Motta ha saputo ordinare con “estrema chiarezza e meticolosità”. “Un anno di grazia, veramente un anno di grazia, che si è manifestato anche al di là di quelle che potevano essere le nostre previsioni”. Iniziative religiose e culturali, pellegrinaggi, cerimonie liturgiche, conferenze, mostre, concerti, lavori di ristrutturazione e restauro della Basilica per offrire una nuova area penitenziale, per rendere accessibile la Tomba di San Paolo e per realizzare la nuova Porta Paolina. E, se uno dei paradossi del nostro tempo è lo scorrere degli avvenimenti, ha osservato l’arcivescovo Rino Fisichella, il libro “L’Anno Paolino” è un “prodotto originale” che rimarrà negli anni futuri come un punto di riferimento storico fondamentale: “Perché l’autore permette di riportare alla mente, in uno sviluppo tematico, avvenimenti che hanno segnato nella loro progressiva dinamica un anno indimenticabile non solo per la Chiesa, ma per l’intera comunità internazionale, che è stata inondata da una serie di iniziative di diverso carattere”. Pagina dopo pagina nel libro, ha concluso il presule, viene incontro ai lettori Paolo una persona viva, al quale accostarsi in una forma più moderna: “Attingere a lui, tanto al suo esempio apostolico quanto alla sua dottrina, sarà quindi uno stimolo, se non una garanzia, per il consolidamento dell’identità cristiana di ciascuno di noi e per il ringiovanimento dell’intera Chiesa”. L’Anno Paolino, ha detto mons. Fisichella, “ha permesso di riportare alla luce non solo la multiforme ricchezza del pensiero dell’Apostolo delle genti con una produzione teologica e bibliografica invidiabile e, probabilmente, mai raggiunta nel passato, ma soprattutto ha evidenziato la sua attualità per la vita della Chiesa nella sua missione evangelizzatrice”. Non è stato pertanto un caso se proprio nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, Benedetto XVI ha manifestato la sua intenzione di istituire il Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. “Lo ha voluto fare da questa Basilica – ha detto mons. Fisichella -, già ricca per la sua portata ecumenica, per mostrare quanto l’esempio di Paolo debba suscitare, rinvigorire e rafforzare lo spirito missionario dei cristiani. Siamo convinti che questa basilica dovrà essere ancora di più nel futuro segno evidente della volontà della Chiesa nell’intraprendere il suo cammino di nuova evangelizzazione”. Intanto, ha dato notizia mons. Fisichella rispondendo alle domande dei giornalisti sulle attività del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, “proseguono gli incontri con le conferenze episcopali di vari paesi, europei e non, mentre sono già in programma per marzo prossimo una due giorni di studio sulla nuova evangelizzazione con degli specialisti e a maggio un incontro per la definizione di una nuova forma di evangelizzazione di ambiente”. Naturalmente tutta l’attività del dicastero “resta in attesa di quanto sarà proposto nel Sinodo sulla nuova evangelizzazione previsto per il 2012 e dalla successiva Esortazione post-sinodale”. Il grande impulso dato alla conoscenza del pensiero paolino dall’Anno celebrato in onore dell’apostolo delle genti non deve essere disperso, così come quello dato alla vitalità del complesso della Basilica di San Paolo. Il card. Merisi ha informato della pubblicazione di un libro sulla Basilica che sarà presentato alla stampa il prossimo 10 marzo. A sua volta, padre Edmund Power, Abate del monastero benedettino presso la Basilica, ha annunciato la volontà di creare nel complesso un centro di spiritualità e un centro ecumenico di studi paolini.